L’assegno unico per i figli passa da 175 euro a 190 euro. E’ una delle novità legate al caro vita dovuto alla crescita dell’inflazione. Secondo le ultime notizie oltre ad un aumento in arrivo per l’assegno unico per i figli nel 2023, chi ha già percepito nel 2022 l’assegno per i figli, non dovrà presentare nuova domanda. L’INPS, infatti, riconoscerà in automatico il beneficio ma solo per quei nuclei familiari di cui conosce la situazione reddituale, ovvero per coloro che hanno rinnovato l’ISEE (che ricordiamo a gennaio 2023 deve essere rinnovato). In assenza di cambiamenti, quindi, non va presentata nuova domanda.
Dal 1 gennaio 2023 anche l’assegno unico si adegua al costo della vita e sono previsti lievi aumenti di importo e dei limiti di reddito. L’importo mensile dell’assegno, oggi fissato in 175 euro, potrebbe registrare un aumento fino a 190 euro grazie all’adeguamento al costo della vita. Dal 2023, infatti, se i requisiti del nucleo familiare non sono cambiati rispetto all’anno precedente l’assegno sarà erogato direttamente dall’Inps senza più l’obbligo di presentare la domanda di accesso.
Assegno unico per i figli: ecco chi deve presentare nuova domanda
L’Istituto nazionale di previdenza, oggi chiamato a gestire e pagare assegni per 8,262 milioni di figli, non chiederà più la domanda di rinnovo dell’assegno unico ma continuerà ad erogare l’importo in automatico visto che è a conoscenza dei dati e delle posizioni dei beneficiari.
Saranno questi ultimi a dover comunicare eventuali variazioni dei requisiti di accesso all’assegno e che possono riguardare la variazione del numero di figli, dai nuovi arrivi ai ragazzi che compiendo 22 anni escono dal raggio d’azione dell’assegno unico, o ancora una modifica dell’Isee e quindi variazioni di reddito o del patrimonio del nucleo.
Assegno unico per i figli: a chi spetta l’aumento
Così come tutte le altre prestazioni erogate dell’INPS anche l’assegno unico è rivalutato annualmente in base al costo della vita. E proprio a gennaio 2023 assisteremo al primo allineamento della misura all’inflazione, che ricordiamo essere salita di circa l’8% nel corso del 2022, in base a stime preliminari. Per i dati ufficiali sarà necessario attendere la comunicazione dell’ISTAT.
Oltre all’importo dell’assegno saranno rialzati anche i limiti reddituali. Per l’importo pieno del beneficio non sarà più necessario un valore ISEE di 15.000 euro, ma tale valore sarà alzato a 16.200 euro. Cambia anche l’ISEE limite per avere diritto ad un importo superiore a 50 euro, oggi fissato a 40.000 euro. Passerebbe, dal 1 gennaio a 43.200 euro. E l’importo mensile per coloro che non presentano ISEE dovrebbe aumentare da 50 a 54 euro.
Secondo le stime, poi, anche l’importo base dovrebbe salire dagli attuali 175 euro mensili a 189 euro per ogni figli. Escluse le eventuali maggiorazioni.