Dal mese di giugno ad oggi, il Nas di Ragusa ha effettuato 176 ispezioni che hanno determinato l’accertamento di irregolarità in 67 strutture (circa il 30% degli obiettivi controllati), a seguito delle quali sono state segnalate alle Autorità Giudiziaria e Sanitaria 62 operatori di settore e contestate oltre 140 sanzioni per un valore complessivo di oltre 132.414,00 euro.
Nel corso dei controlli sono state sequestrate 199 tonnellate di alimenti non idonei al consumo, eseguendo provvedimenti di chiusura / sospensione di 21 imprese commerciali irregolari.
Nas di Ragusa: controlli comparto alimentare e turistico
Principali obiettivi dei controlli dei Carabinieri NAS sono state le attività del settore turistico o situate in aree a preminente vocazione vacanziera come ristoranti, agriturismi, punti di ristoro delle vie di comunicazione, stabilimenti balneari, villaggi turistici, stabilimenti termali e centri benessere.
In particolare, gran parte delle verifiche ha interessato il settore della ristorazione, infatti su 65 locali di somministrazione ispezionati, 32 hanno evidenziato irregolarità (pari al 50%). Tra le violazioni più significative la detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione, precarie condizioni igieniche dei locali presso i quali avviene la manipolazione e preparazione di alimenti, etichettatura non conforme, frodi commerciali, per i quali 27 gestori di esercizi di ristorazione sono stati segnalati all’Autorità Sanitaria e 2 deferiti alle competenti Procure della Repubblica. Proprio a causa di gravi situazioni emerse dagli esiti dei controlli, 12 attività tra ristoranti, pizzerie e bar sono state oggetto di sospensione o chiusura.
Violazioni diffuse hanno riguardato inoltre l’inadeguatezza di cucine e depositi, la mancata applicazione delle procedure di autocontrollo e igiene, la tracciabilità degli alimenti.
Nel corso di un controllo presso un ristorante etnico della città di Siracusa, sono state accertate gravi carenze a livello igienico-sanitario presso il locale cucina nonché in due depositi, locali che versavano in pessime condizioni igieniche, motivo per il quale, intervenuta l’Asp aretusea sul posto, ne ha disposto l’immediata chiusura.
Analoga situazione si è rilevata presso un noto ristorante della città di Noto (SR), meta di svariati V.I.P. nel corso del periodo estivo, presso il quale sono state riscontrate numerose carenze igieniche nei locali cucina e deposito, quest’ultimo attivato abusivamente presso un altro stabile in assenza dei minimi requisiti di igiene e sprovvisto della prevista autorizzazione sanitaria ai fini del corretto funzionamento. L’attività è stata chiusa ad horas in collaborazione con l’Asp Aretusea intervenuta in loco, e il titolare sanzionato per 8.000 euro.
La strategia di controllo dei Carabinieri NAS ha interessato anche altri ambiti di rilevante interesse estivo, tra cui gelaterie, stabilimenti balneari e villaggi turistici, acquapark, punti di ristoro autostradali.
Tra i vari interventi, a luglio, in Modica, frazione marina, è stato eseguito un provvedimento di chiusura dei locali adibiti a cucina di uno stabilimento balneare, poiché dal controllo sono emerse gravi carenze igieniche e strutturali, oltre al sequestro amministrativo di svariate decine di alimenti tutti sprovvisti di qualsiasi elemento utile ai fini della tracciabilità.
Sempre nel mese di luglio, presso una nota struttura ricettiva del comune di Ispica (RG), ispettori del Nas di Ragusa hanno rinvenuto 150 kg di alimenti in cattivo stato di conservazione e pronti per la preparazione e somministrazione agli ospiti della struttura turistica.
Nas di Ragusa: controlli settore assistenziale e sociale
Le verifiche estive del Nas di Ragusa, predisposte nell’ambito dell’articolato piano di controllo in scala nazionale del Comando Tutela Salute, oltre al contesto turistico e ristorativo, si sono estese al rispetto dei livelli di assistenza e cura presso le strutture socio-assistenziali per anziani e disabili.
Sono stati 28 i controlli dedicati allo specifico settore, con 19 esiti non regolari e 6 strutture oggetto di chiusura o sospensione dell’esercizio. Le più frequenti difformità riscontrate riguardano carenze strutturali ed organizzative delle strutture ricettive, sovrannumero di anziani all’interno delle stanze, l’insufficiente erogazione delle necessarie cure assistenziali, specie per gli anziani non autosufficienti, causate dal limitato numero di operatori, somministrazione di terapie farmacologiche in assenza di requisiti, autorizzazioni al funzionamento mancanti.
Tra i numerosi interventi, è stata disposta la cessazione dell’attività di 3 strutture ricettive per anziani da parte del Comune di Siracusa, Autorità competente, a seguito delle risultanze ispettive accertate dal personale del NAS di Ragusa che evidenziavano lo stato di abusività e l’ampliamento arbitrario della capacità ricettiva, con stanze da due persone attrezzate per ospitarne fino a sei.
Analogo provvedimento di chiusura è stato eseguito nei confronti di una casa di riposo di Gela che è risultata attiva abusivamente in assenza di iscrizioni all’albo comunale, dell’autorizzazione all’apertura, della mancata registrazione della cucina per la preparazione dei pasti.
L’attenzione ispettiva dei NAS è stata orientata anche verso i Servizi di Continuità Assistenziale (Guardie Mediche), centri estetici/benessere e termali, palestre.