La dieta flexitariana, secondo il suo autore, Blatner, può far dimagrire fino a 15 kg di peso in 6-12 mesi. La dieta flexitarian prevede un apporto calorico di 1500 kcal (300 a colazione, 400 a pranzo, 150 per ogni spuntino e 500 a cena). Calorie che possono essere ridotte a 1200 eliminando gli spuntini o a 1800 raddoppiando la colazione.
Nel suo libro, The Flexitarian Diet, Blatner propone anche una serie di ricette e consigli su come gestire la dieta al ristorante e nelle diverse situazioni. In linea di massima, vengono consigliati tre livelli di riduzione di carne: principiante, avanzato o esperto. I principianti dovrebbero astenersi dal mangiare carne 2giorni a settimana e avere un limite massimo di 700 g; gli avanzati dovrebbero eliminarla per 3-4 giorni limitandone il consumo a 500 grammi a settimana mentre gli esperti dovrebbero evitare di consumarla per 5 giorni per un totale di 250 g a settimana. Nessuna limitazione è consigliata per il pesce, il cui consumo, al contrario, è promosso.
Dieta flexitariana: cos’è?
La dieta flexitariana come si può intuire facilmente, il termine “flexitariano” o “flexitarian” deriva dall’unione delle parole flexibile (flessibile) e vegetarian (vegetariano). In pratica è una dieta vegetariana, ma non troppo: non viene condannato il consumo di carne, ma il suo abuso, e le ragioni della predilezioni per gli alimenti vegetali non è legata tanto a motivi etici quando a ragioni salutistiche. Il consumo di carne è ammesso, quindi, ma in quantità ridotte e con un accurato controllo sulla sua qualità. La dieta è stata creata dalla dietista statunitense Dawn Jackson Blatner, la quale nel 2008 ha pubblicato il suo metodo in un libro, “The Flexitarian Diet” (editore McGraw-Hill). Negli ultimi tempi ha riscosso un crescente successo, tanto da essere seguita da numerosi VIP, tra cui Emma Thompson, Cameron Diaz e Gwyneth Paltrow, per citarne solo alcuni.
La dieta flexitariana per molti aspetti ricorda la dieta mediterranea, ma soprattutto quella reducetariana, pur essendo diversa da tutte e due queste ultime. Essa infatti prevede un’alimentazione quasi esclusivamente a base di vegetali e cereali, senza però eliminare totalmente le proteine animali. Carne e pesce vengono consumati, ma in quantità ridottissime. La dieta reducetariana, ricordiamo, prevede sì il consumo di carne, anche se in misura ridotta e se acquistata di qualità
Dieta flexitariana: come funziona
In concreto, la dieta flexitariana prevede 5 pasti da gestire come meglio si preferisce: colazione, spuntino, pranzo, merenda e cena. Ma non esiste un vero e proprio menu da rispettare, né un apporto calorico prestabilito.
L’importante è fare in modo di non superare l’assunzione delle proteine animali secondo quanto stabilito prima (latte e yogurt 3 volte a settimana, pesce 3 volte a settimana, uova e carne 1 o 2 volte a settimana) e rispettare le altre regole su verdure, frutta e cereali.
Queste ultime devono essere consumate sotto forma di legumi per tre o quattro volte la settimana e sotto forma di carne, pesce, uova o latticini (magri) per due o tre volte la settimana. Ecco come.
Dieta flexitariana: schema menù settimanale
- Lunedì
Colazione: frullato con latte vegetale, frutta di stagione, semi oleosi e un cucchiaio di crusca d’avena.
Spuntino: un frutto e un tè verde.
Pranzo: tagliatelle con sugo di zucchine, cavolfiore al vapore e un frutto.
Merenda: uno yogurt magro con frutta secca.
Cena: minestra di verdure con fagioli e verdure saltate in padella. - Martedì
Colazione: yogurt magro con cereali in fiocchi e frutta fresca, un tè verde con miele.
Spuntino: una tisana detox con un frutto.
Pranzo: risotto allo zafferano con pomodorini secchi, una insalata mista e pane.
Merenda: macedonia di frutta.
Cena: vellutata di legumi con broccoli e carote al forno, un frutto. - Mercoledì
Colazione: latte parzialmente scremato con due fette di pane integrale e marmellata di frutta senza zucchero.
Spuntino: una spremuta di arancia e della frutta secca.
Pranzo: penne integrali con mix di verdure saltate, insalata mista e un frutto.
Merenda: tisana e frutti rossi.
Cena: pollo al forno con patate, finocchi e un frutto. - Giovedì
Colazione: yogurt vegetale con fiocchi di orzo, semi di lino, uvetta essiccata e un frutto.
Spuntino: tè verde o caffè e frutta secca.
Pranzo: riso con piselli e zucchine lessate, pane, e dell’uva.
Merenda: ananas.
Cena: verdure al vapore da abbinare con le uova sode o una frittata (anche al forno), un frutto. - Venerdì
Colazione: pancake vegani con frutti rossi e un caffè.
Spuntino: un frutto.
Pranzo: farro con verdure e insalata mista con pane e un frutto.
Merenda: una tisana e una pera.
Cena: minestra di ceci, pomodoro, carote e cipolle, due fette di pane integrale e un frutto. - Sabato
Colazione: yogurt vegetale con fiocchi di grano saraceno, semi di zucca, frutti rossi e un caffè.
Spuntino: una spremuta di agrumi.
Pranzo: risotto al radicchio e noci, verdure miste cotte al vapore o in padella, un frutto.
Merenda: un frutto.
Cena: pesce spada in padella con un mix di verdure cotte e insalata mista, pane. - Domenica
Colazione: latte vegetale o parzialmente scremato, due fette di pane con marmellata senza zucchero e un frutto.
Spuntino: frutta secca e una tisana o un caffè.
Pranzo: pennette al pomodoro e melanzane, insalata mista con carote, finocchi e semi oleosi.
Merenda: un frullato di frutta.
Cena: lenticchie in umido con zucchine, pomodoro e aromi, insalata mista, pane e un frutto.