“Don Giulio nuovo martire della Chiesa ucciso nella sua libertà”. E’ il grande striscione che ha aperto la manifestazione a difesa di don Giulio Mignani, il sacerdote sospeso dalla celebrazione dei sacramenti dalla diocesi della Spezia per le sue posizioni sulle coppie arcobaleno e sull’eutanasia, sull’aborto e sulle adozioni per coppie omosessuali.
Aveva detto, tra l’altro, “spero che un giorno si possano celebrare in chiesa matrimoni tra due persone dello stesso sesso”. In oltre 400 si sono riuniti davanti alla chiesa di Santa Caterina a Bonassola per iniziativa del comitato #Iostocondongiulio. “Dio è andato via con don Giulio” hanno scritto alcuni bambini in un manifesto.
“Vorrei che la giornata dedicata al dialogo e all’incontro con le religioni che teniamo a Bonassola ogni anno continuasse e che diventasse un appuntamento nazionale.
Chiedo al comitato di organizzare altre giornate come questa e io da dovunque sarò verrò”, ha detto il sacerdote raccogliendo un lungo applauso.