Roma – Lazio e Udinese portano a casa un punto a testa che consente sia a Maurizio Sarri che ad Andrea Sottil di rimanere ai piani alti della classifica di Serie A, continuando a coltivare sogni di gloria.
Il big match della decima giornata parte piano, con le due squadre a studiarsi. A stappare la partita, però, è Samardzic che, servito da Pereyra dopo il cross di Makengo, stoppa e calcia sbucciando la traversa.
E’ questo l’episodio che apre definitivamente la partita; la Lazio a quel punto si sveglia, Felipe Anderson trova un varco per presentarsi davanti a Silvestri scegliendo il destro secco, poi è Milinkovic-Savic che opta per il colpo di testa: in entrambi i casi il portiere dell’Udinese dice no murando la porta. Proprio quando la Lazio sembra pronta a sfoderare l’attacco decisivo, però, ecco il problema muscolare che costringe Immobile a lasciare il campo. L’uscita del bomber spegne l’entusiasmo biancoceleste tanto che si va al riposo sullo 0-0 senza ulteriori occasioni.
Nella ripresa, però, è subito l’Udinese a rendersi pericolosa con Udogie che dimostra di non essere un bomber spedendo fuori di testa mentre Deulofeu, con il suo destro a giro, per poco non trova il gran gol. Ad imitarlo ci prova, poco dopo, Zaccagni, ma l’esito non è migliore. L’Udinese non molla, Pereyra dimostra di volere i 3 punti con un tiro potente e preciso, ma Provedel respinge in tuffo. Nel finale sono proprio i friulani a crederci maggiormente, Deulofeu calcia da dentro l’area ma ancora una volta la traversa dice no. La Lazio, invece, cala – anche a causa dell’impegno di Europa League – e al fischio finale è 0-0, un risultato buono non solo per il morale permettendo così ad entrambe di mantenere aperta la propria striscia di risultati positivi pur non muovendo più di tanto la classifica.
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(ITALPRESS).