L’ASP di Ragusa ha affidato gli incarichi per la redazione dei progetti di fattibilità tecnico-economica da porre a base di gara per l’affidamento dei successivi livelli di progettazione ed esecuzione dei lavori, relativi a tredici interventi strutturali finanziati nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale per gli interventi complementari (PNC).
Della prima linea di finanziamento fanno parte i tre Ospedali di Comunità (per 6,7 milioni) che sorgeranno a Ragusa, Comiso e Scicli, e le otto Case di Comunità (12,5 milioni) ricadenti nei comuni di Chiaramonte Gulfi, Santa Croce Camerina, Vittoria, Acate, Modica, Monterosso Almo, Ispica e Giarratana. Poco più di mezzo milione, invece, è destinato alle Centrali Operative Territoriali (COT) di Ragusa, Modica e Vittoria, la cui funzione è coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, assicurando l’interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza.
L’obiettivo del Ministero della Salute è potenziare i servizi assistenziali territoriali quali punti di riferimento per la risposta ai bisogni di natura sanitaria, sociosanitaria e sociale per la popolazione di riferimento. A questo serviranno, tra l’altro, le Case di Comunità: in provincia ne sorgeranno due di livello “Hub” (a Modica e Vittoria), che oltre a garantire l’erogazione dei servizi di assistenza primaria, offriranno anche attività specialistiche e di diagnostica di base. Al fine di assicurare i servizi, è prevista la presenza di 7-11 infermieri di famiglia o comunità (IFoC), di cui una buona parte destinati all’assistenza domiciliare, alle attività di prevenzione e alla teleassistenza.
L’affidamento all’esterno dei progetti di fattibilità tecnico-economica, come conferma l’U.O.C. Servizio Tecnico dell’ASP di Ragusa, diretto dal dr. Pasquale Amendolagine, è il primo step di un iter procedurale, che ai fini dello snellimento burocratico, prevede, per le COT, il successivo affidamento di un appalto integrato (progettazione definitiva/esecutiva e lavori di realizzazione) con specifico bando per una gara da pubblicare entro il 31 marzo 2023 (e l’individuazione dell’affidatario entro il 30 settembre successivo). Per tutti gli altri interventi si ricorrerà alle convenzioni stipulate da Invitalia, come da indicazioni dell’assessorato regionale alla Salute. Le ditte affidatarie avranno tempo fino al 2026 per la realizzazione dei lavori.