Settimana politica, quella che si va a chiudere, dedicata a Ragusa allo scontro tra il sindaco Peppe Cassì e l’assessore defenestrato Ciccio Barone. La precedente settimana si era chiusa con la mossa a sorpresa (seppur già nell’aria) del sindaco che tolse le deleghe assessoriali a Barone. La settimana che si chiude ora era invece iniziata con gli interventi, nella seduta consiliare di lunedì scorso, sull’iniziativa del sindaco e nei giorni a seguire con le prese di posizione pubblica a mezzo stampa dei 5 stelle e del gruppo Insieme, sull’intera vicenda, che ha dato modo alle opposizioni di criticare ancora una volta il primo cittadino prendendo in pratica le difese dell’assessore Barone.
Erano seguiti poi i giorni, da metà settimana in poi, di attesa per le preannunciate dichiarazioni pubbliche di Ciccio Barone, che aveva scelto la giornata di venerdì e la location del Giardino Ibleo per un incontro con gli organi di informazione ed i cittadini. Dichiarazioni che a quanto pare non sono state certo ‘esplosive’ e che non hanno aggiunto niente di nuovo a quanto già si sapesse sui rapporti tra i due e sulle lagnanze a proposito del primo cittadino. E che invece hanno dato spunto ad un intervento dei consiglieri pentastellati Sergio Firrincieli e Antonio Tringali. Intervento in cui, citando il bel film “le verità nascoste” (dell’amministrazione Cassì), e dopo aver premesso che “l’interesse, da parte nostra, è sinceramente relativo nella diatriba, ormai diventata da cortile, tra il sindaco Cassì e l’ex assessore Barone.
Uno spettacolo indecente, di cui speriamo la città si ricordi al momento di andare al voto, visto che, a quanto stiamo apprendendo, tutta l’immondizia nascosta sotto il tappeto buono di casa sta, adesso, venendo allo scoperto con tutto l’olezzo del caso”, i due esponenti 5 stelle ammettono “le affermazioni dell’ex assessore Barone confermano i nostri dubbi su alcuni aspetti. Occorre massima chiarezza”. Ecco quanto affermano Tringali e Firrincieli. “le questioni poste meritano di essere approfondite, così come più volte, in aula, nel corso di questi anni, avevamo noi già chiesto di fare e così come, adesso, si rende più che mai necessario, magari attraverso l’utilizzo del sistema dell’accesso agli atti, per ottenere riscontri specifici sulle problematiche emerse.
A che cosa si fa riferimento? Intanto agli accenni fatti da Barone sull’urbanistica, al fatto che in quel settore nessuno, a parte il sindaco e l’assessore di riferimento, possano mettere mano, neppure per un confronto. Ma per quale motivo? Cosa c’è da nascondere? E, soprattutto, perché c’è stato così tanto tempo da attendere prima di arrivare a definire il primo passo del nuovo Prg quando, ormai, l’attuale esperienza amministrativa sta per scadere? Sono tutti interrogativi da sciogliere con la massima chiarezza nei confronti della cittadinanza. Così come anche le accuse di Barone riguardanti gli incarichi professionali, tutti, ha detto l’ex assessore, con il ribasso dell’1%. Anche in questo caso si tratterebbe, se confermato, di un sistema blindato, all’interno del quale in pochi possono accedere. La gestione di certi aspetti dovrebbe essere posta ancora più sotto i riflettori. E, per tale ragione, ci rivolgiamo al sindaco chiedendo di fare piena luce. Così come merita un accenno anche la problematica della Ztl che, a quanto pare, avrebbe visto nel sindaco uno dei più convinti assertori della formula drastica, salvo poi fare qualche piccolo passo indietro a stagione ormai debitamente inoltrata. Ci chiediamo: ma a che cosa è servito attuare questo provvedimento senza prima avere sentito le parti in causa, invero chiamate a dire la loro a cose ormai già fatte?
Se quanto Barone annuncia, riguardo all’aumento della Tari, è poi vero, pur consapevoli della difficoltà che c’è stata nella gestione della spazzatura, chiediamo sin da ora all’Amministrazione comunale di studiare un sistema di rateizzazione ancora più agevolato che in passato per consentire ai cittadini di corrispondere le somme dovute in maniera più leggera, evitando aggravi sulle famiglie che in un momento del genere possono risultare deleteri”. (daniele distefano)