Vertice della Lega sui temi dell’economia con il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Matteo Salvini, e il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Fra gli altri presenti al tavolo il senatore responsabile del dipartimento Lavoro della Lega, Claudio Durigon, quindi Federico Freni, possibile sottosegretario all’economia, il senatore Claudio Borghi, il senatore Alberto Bagnai, responsabile economico del partito, il deputato Massimo Bitonci e l’ex senatore Armando Siri.
Tra le questioni economiche affrontate il superamento della legge Fornero, l’estensione della flat tax, gli interventi strutturali sulle cartelle esattoriali, l’ipotesi di revisione del reddito di cittadinanza.
“L’importante è bloccare una volta per tutte la legge Fornero, che innalza a 66 e 67 anni l’età per andare in pensione dall’1 gennaio, una follia.
Stiamo studiando diversi modelli, come Lega, simulando l’avvio di quota 41 con 61 o 62 anni di età minima senza penalizzazioni, come opzione”, ha affermato Salvini a Porta a Porta. Inoltre, ha detto, “stiamo studiando un altro meccanismo, soprattutto nel pubblico impiego, che possa consentire ad alcuni, ad esempio i medici, che superano l’età pensionabile di continuare a lavorare avendo uno stipendio maggiorato fruendo della decontribuzione”.
“La situazione economica è molto complicata, con il covid, la guerra e una inflazione che non si vedeva e che incide sul carrello della spesa. Abbiamo un governo scelto dagli italiani, ma la fiducia non è illimitata. Ci sono state delle fibrillazioni ma l’idea di Paese è chiara: riforma, giustizia, pensioni”, ha detto Salvini.
“In attesa che la famosa Europa batta un colpo, perché mi sembra che ognuno si stia facendo i fatti suoi, 10 miliardi sono meglio di niente ma non bastano – ha aggiunto Salvini -. Oggi agli economisti della Lega ho chiesto di far combaciare una grande operazione di pace fiscale da reinvestire in aiuto a imprese e famiglie che non riescono a pagare le bollette. Questa è la proposta alla quale stiamo lavorando”.
“Torneremo a far rispettare i confini”, ha detto ancora il ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili. “Non è pensabile che le navi di tutto il mondo agiscano in tutto il mondo e poi arrivino unicamente in Italia. Onori ed oneri vanno condivisi”, ha sottolineato Salvini, aggiungendo che “se c’è una nave norvegese si fa un colpo di telefono in Norvegia, se c’è una nave tedesca si fa un colpo di telefono a Berlino”.