Roma – La Lazio batte il Midtjylland per 2-1, sale a 8 punti nel girone e, nell’ultima partita in casa del Feyenoord, le basterà non perdere per assicurarsi la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta dell’Europa League. Eppure bastano appena 8 minuti e i fantasmi dell’andata si materializzano: Gila sbaglia in appoggio, Marcos Antonio non riesce a recuperare, la sfera finisce sui piedi di Isaksen, proprio colui che in Danimarca aveva fatto impazzire la retroguardia laziale, che porta avanti il Midtjylland.
La Lazio, stavolta, non si disunisce e anzi costruisce occasioni gol in serie prima con Basic che, di sinistro, sfiora il palo, poi con Felipe Anderson che costringe alla parata Lossl. Il pareggio è nell’aria e porta la firma di Milinkovic-Savic che, su assist di Felipe Anderson, apre il piatto e con un colpo da biliardo trova la buca d’angolo per il pari. La Lazio spinge, ma si vede prima respingere un tiro quasi sulla linea, poi è Lossl a volare sul destro a giro ancora di Milinkovic-Savic per l’intervento che chiude la prima frazione. La ripresa si apre con il brivido per la Lazio: su un cross dalla sinistra Dreyer svetta in area ma il suo colpo di testa si infrange sulla traversa. E’ la sveglia per i biancocelesti. Anche Zaccagni con un destro a giro fa vibrare il montante ma è decisiva la deviazione di Lossl, ancora una volta pronto sulle iniziative biancocelesti. Tocca a Pedro, appena entrato dalla panchina, ribaltare il match scaricando in porta il sinistro che vale il 2-1.
La Lazio avrebbe anche la forza per segnare il terzo gol, ancora con Pedro, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. E’ l’ultima emozione del match che la squadra di Sarri riesce a portare a casa vedendo così più vicina la fase ad eliminazione diretta.
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(ITALPRESS).