Lecce – Un brodino caldo per una Juventus malata. Il Lecce ha resistito nel primo tempo mettendo a volte in ambasce i bianconeri, poi, nella ripresa, ha lasciato campo agli organizzatori di gioco di Allegri che hanno messo le tende nella metà campo pugliese. Senza strafare, ma con convinzione, la Juventus ha cercato quel golletto che voleva, è arrivato con Fagioli e poi lo ha difeso senza affanni nel finale. Allegri lo aveva anticipato ed infatti la Juventus si presenta al Via del Mare con un modulo differente. Non più il 4-3-3 ma un più prudente 4-4-1-1 con Soulè, McKennie, Rabiot e Kostic in mediana, Miretti alle spalle di Milik.
Bianconeri propositivi in avvio ma il Lecce tiene bene il campo. Baschirotto mette il corpo (7′) su un tiro di Miretti, il Lecce guadagna campo, fioccano le ammonizioni (saranno 4) per i bianconeri che faticano a reggere il ritmo dei pugliesi. Al 27′ Cuadrado entra in area da destra ma il suo diagonale finisce sul fondo. Nel finale di tempo Strefezza ed Oudin cambiano fascia, la Juve colleziona due angoli di fila ma Falcone non deve fare gli straordinari su Rabiot (43′). Nella ripresa prima vera parata dell’estremo difensore dei salentini su colpo di testa di Gatti (4′) imbeccato da Cuadrado. La Juventus cresce, Milik e Miretti provocano qualche brivido in area giallorossa (8′), poi Gallo (10′) anticipa Milik in extremis.
Falcone si oppone al polacco (19′) poi un colpo di testa di Kean finisce a lato. Al 27′ testa di Gatti alta. Due minuti dopo un destro a giro di Fagioli tocca il palo e finisce in rete: 0-1. Nel finale Baroni tenta il tutto per tutto, inserisce Rodriguez, Di Francesco e Colombo, raccatta qualche calcio d’angolo, e centra un palo con Hjulmand, troppo poco per poter pensare di poter pareggiare contro una Juventus che riparte da Via del Mare con qualche certezza ma ancora con tanti interrogativi.
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(ITALPRESS).