Ragusa – La pericolosa fermata degli autobus turistici all’imbocco di via Di Quattro, in violazione dell’art. 157 del Regolamento di esecuzione del Codice della strada, provoca insidie, blocco del traffico e condizioni di pericolo per i turisti stessi dovuta alla mancanza di area sicura di protezione per la discesa/salita dai pullman che avviene sopra il cordolo particolarmente rustico su cui è facile inciampare. E’ quanto rileva in un nota il Comibleo, comito spontaneo dei residenti a Ragusa Ibla, che punta i riflettori anche sulla carreggiata opposta occupata da parcheggio e sulla totale assenza di segnaletica di attraversamento pedonale e di delimitazione in continuità con la fermata, nonostante l’esistenza nella città antica di altre aree idonee e sicure per tale utilizzo.
“Sembra di arrivare – prosegue il Comibleo – in una sperduta borgata di campagna e non nel centro storico Unesco. Ma c’è di più. Evidenziamo il problema della sosta dei bus turistici lungo via Di Quattro che arrecano notevole disturbo ai residenti a causa dell’inquinamento provocato dai gas di scarico, che invadono le abitazioni della sovrastante via Margherita impedendo l’apertura degli infissi per il ricambio dell’aria, e dell’inquinamento acustico e da vibrazione provocato dal rotolamento sul cordolo di via Di Quattro di tutti i mezzi in uscita da Ibla che, a causa della sosta delle autovetture lungo il lato sottostante le abitazioni di via Margherita, sono obbligati a percorrerlo. Tra l’altro, ricordiamo che durante l’incontro tra Amministrazione comunale e operatori economici svoltosi nelle scorse settimane, abbiamo sollevato questo problema. Così come quello della scarsa presenza di taxi nella città antica.
Tutto ciò è imputabile, secondo noi: al rilascio nel recente passato di licenze taxi anche ai residenti di altri Comuni che pertanto non svolgono alcun servizio a Ragusa; alla rimozione dalle postazioni taxi di Ibla del pannello integrativo del numero telefonico Radiotaxi comunale sicuramente disposto da chi non conosce bene la materia, per cui i turisti si avvalgono della collaborazione delle attività commerciali e dei residenti per le richieste; e, ancora, al notevole ridimensionamento della richiesta del servizio taxi a Ibla a causa della concorrenza creata dal Comune con i bus navetta gratis”.