Ragusa – Non è stato l’esordio che ci si poteva immaginare. La squadra ha giocato ma non con la stessa verve che avrebbe avuto se avesse potuto contare sull’organico al completo. Ma con i “se” e con i “ma” non si portano avanti i campionati. E recriminare non serve a niente. Piuttosto, testa bassa e pedalare per pensare al prossimo impegno. Questi i ragionamenti che hanno animato le riflessioni in casa della KeyJey Pallamano Ragusa dopo l’esordio nel campionato di Serie A2 di domenica scorsa sul campo del Mascalucia. Il match era valido come seconda giornata perché in occasione della prima i ragusani allenati da Adam Klimek avevano riposato. L’incontro si è concluso con il risultato di 40-31 per i padroni di casa.
E dire, però, che nel primo tempo, nonostante le carenze nell’organico e la necessità di dovere fare ampio affidamento sugli atleti Under 21, la KeyJey si è difesa in maniera ordinata, è riuscita a trovare spesso e volentieri la via del goal, costringendo alle corde gli avversari. La prima frazione di gioco si è conclusa con il risultato di 21-20 per il Mascalucia. Di tutt’altra pasta la ripresa, con gli ospiti iblei che, anche per l’eccessiva fatica di tenere il ritmo degli avversari, hanno subito il break degli etnei che, infatti, si sono aggiudicati la contesa senza colpo ferire. Tra le file dei ragusani da segnalare le 13 reti messe a segno da Guerrero e le 6 di Ruiz.
Per il resto, la circostanza di avere impostato la preparazione in un certo modo, con certi moduli di gioco, dovendo fare i conti all’improvviso con alcune defezioni, ha fatto il resto. In ogni caso la società sta cercando di correre ai ripari anche se questo avvio di stagione non era quello atteso e si vuole a tutti i costi provare a rimediare nella maniera più adeguata possibile.