L’aceto di mele da sempre viene usato per condire insalate ed altri piatti ma non tutti sanno che è un ottimo rimedio naturale come sgonfia pancia. L’aceto di mele infatti diluito in un bicchiere di acqua aiuta la digestione, ma vediamo come si prepara in casa e come berlo per gonfiare la pancia ed avere benefici per la salute.
Aceto di mele: proprietà e benefici
L’aceto di mele non è solo gustoso, è anche salutare. La sua caratteristica principale è la digeribilità, eccellente usato come condimento, ma anche in caso lo si voglia bere. Ovviamente, sempre non esagerando con la quantità ingerita. È indicato per chi soffre di celiachia, poiché è privo di glutine.
Tra i benefici dell’aceto di mele ci sono la riduzione del livello del colesterolo nel sangue, l’assorbimento, seppur in parte, dei grassi e, contenendo batteri buoni, lavora sull’equilibrio della microflora intestinale, che viene potenziata nelle sue funzioni. Buono, leggero e anche dietetico, dovremmo integrare tutti l’aceto di mele nella nostra alimentazione.
Infine, l’aceto di mele è un nostro alleato anche nelle pulizie e per la disinfezione: si usa per il trattamento delle onicomicosi, ovvero funghi alle unghie di mani e piedi, pidocchi, verruche e infezioni delle orecchie.
Come preparare in casa l’aceto di mele
Per preparare l’aceto di mele in casa servono pochi ingredienti. La prima cosa da avere in casa naturalmente sono le mele. Tra le diverse varietà di mele si può scegliere tra le Golden Delicious o le Gala, da abbinare alle McIntosh o le Liberty, per un gusto più pungente. Generalmente sono necessarie solo tre mele per un litro circa.
Poi vi servirà acqua quanto basta, e infine due/tre cucchiai di zucchero o di miele, secondo le vostre preferenze. Lo zucchero di canna grezzo è il più consigliato per la fermentazione. Infine, barattolo di vetro da un litro, garza alimentare in mussola e elastico.
Aceto di mele: preparazione
Lavate le mele con cura con acqua fresca, servendovi delle mani o di uno spazzolino per rimuovere qualsiasi sostanza indesiderata nel vostro aceto. Tagliatele a cubetti di circa due o tre centimetri, non rimuovete la buccia. Poi mettete i vostri pezzetti di mele in un barattolo, precedentemente sterilizzato. L’acqua da inserire non dovrà superare i tre quarti della capienza, quindi, si consiglia un barattolo abbastanza capiente e dall’imboccatura larga. Per un contenitore da un litro usate 800 ml d’acqua.
Le mele devono essere completamente sommerse, per evitare il contatto con l’aria e l’avvio del conseguente processo di ossidazione. Sarebbe più giusto usare acqua minerale o filtrata, priva di impurità. Usate solo barattoli di vetro, non di metallo: l’acidità della fermentazione potrebbe corroderli.
Aggiungete un cucchiaino di zucchero o di miele per ogni mela e mescolate. Lo zucchero, fermentando, darà vita all’alcol, dunque al sidro, che non è assolutamente da confondere con l’aceto, il quale si trasforma solo a fermentazione completa.
A questo punto potete coprire il barattolo con la garza alimentare (non con il coperchio metallico!), e stringerla con un elastico resistente. La garza terrà al sicuro il composto, ma permetterà comunque ai gas di fuoriuscire. Va tenuto lontano dalla luce e dal caldo, la temperatura consigliabile è di 21° ma a temperatura ambiente va comunque bene.
Nelle prime due settimane mescolate una o due volte al giorno: noterete che i pezzi di mela pian piano scenderanno sul fondo, quindi avranno fermentato e andranno rimossi. Ricordate che non saranno più commestibili e che va sempre rimossa la schiuma che si crea in superficie.
A questo punto dovrete attendere dalle 3 alle 6 settimane per il compimento del processo, e il passaggio dal sidro all’aceto, mescolando tre o quattro volte a settimana. In questo periodo potete iniziare ad assaggiarlo, e sarete voi a decidere quando è pronto, a seconda dei vostri gusti.
Come conservare l’aceto di mele
A preparazione terminata, è ora di conservarlo in un altro barattolo di vetro, questa volta con coperchio, o in bottiglia, sempre in frigo. Il tappo e la refrigerazione stoppano il processo di fermentazione, che però potrebbe riavviarsi più avanti. Se assaggiandolo lo trovate troppo acido, aggiungete un po’ d’acqua.
Perché bere l’aceto di mele con l’acqua
Come già anticipato, l’aceto di mele è molto versatile, e oltre ad usarlo in varie ricette, possiamo anche berlo. Il primo consiglio è quello di berlo diluito con l’acqua, e non puro. Questo perché aiuta il metabolismo, e quindi la dieta, così come la digestione e l’equilibrio della flora intestinale.
Solitamente va bevuto al mattino: due cucchiai di aceto di mele in un bicchiere d’acqua, meglio se a digiuno, magari con una piccola aggiunta di miele. Altrimenti la stessa quantità mezz’ora prima del pranzo e della cena. Se vogliamo usufruire dei suoi benefici, la sua assunzione deve essere costante, generalmente in cicli di 20 giorni, trasformandola in una abitudine giornaliera.
I riscontri sul nostro fisico sono positivi: bere acqua e aceto di mele aiuta la regolare diuresi, ma non solo. Pensate che agevola persino lo sgonfiamento della zona addominale e degli arti inferiori, ma non fa magie. Non pensate che l’aceto di mele sia la soluzione ai vostri problemi, si tratta solo di un aiuto naturale nei ritmi e processi del nostro organismo.