La corte di Assise di appello di Catania, presidente Elisabetta Messina, riapre il processo per l’omicidio di Peppe Lucifora, il cuoco modicano 57enne ucciso il 10 novembre 2019 nella sua casa in largo XI febbraio a Modica. Infatti, è stata rigettata l’eccezione della difesa dell’imputato della inammissibilità dell’appello delle parti civili. E’ stato ordinato che siano risentiti tutti i periti e consulenti ascoltati in primo grado.
Inoltre, dispone che siano sentiti il medico legale, dottor Iuvara e 12 testi non sentiti in primo grado e nomina un nuovo perito d’ufficio, il maggiore dott. Cesare Rapone dei Ris di Roma per cercare nuove tracce biologiche presso l’abitazione di Lucifora. Rinviata udienza al 5 dicembre 2022 per il giuramento del perito. L’Ordinanza è stata emessa all’udienza di oggi. Il procuratore generale era la dott.ssa Ledda.
Omicidio Peppe Lucifora a Modica
Il corpo seminudo del cuoco modicano venne rinvenuto all’interno di una stanza chiusa a chiave. Lucifora stando alle risultanze della autopsia eseguita dai medici Giuseppe Iuvara e Pietro Zuccarello evidenziò che l’uomo venne tramortito da uno o più colpi al volto, e morì soffocato per strangolamento; una mano destra che lo strinse così forte da sfondargli la trachea.
L’unico indagato, Davide Corallo, all’epoca dei fatti 41enne e carabiniere, era stato assolto a marzo 2022 con formula piena dopo avere trascorso 2 anni in carcere ed era stato immediatamente rimesso in libertà. La pubblica accusa aveva chiesto per lui la condanna a 16 anni di carcere.