Con articolate e puntuali riflessioni su gli “Scritti Corsari” è calato il sipario sui cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, che la CGIL e La FLC CGIL hanno voluto celebrare a Scicli, teatro di una storica visita, il 22 maggio del 1959, del più acuto intellettuale italiano nelle grotte di Chiafura in compagnia di Carlo Levi, Antonello Trombadori, Renato Guttuso, Giancarlo Pajetta, Paolo Alatri, Maria Antonietta Macciocchi. Una fortunata mostra dal titolo “La Rabbia”, di Guglielmo Manenti, artista sciclitano si è tenuta da domenica 30 ottobre a sabato 12 novembre a Palazzo Spadaro che ha ripercosso i momenti salienti della presenza di Pieri Paolo Pasolini in uno dei paesi più a Sud d’Italia cogliendone aspetti nuovi e per certi versi, per l’epoca, innovativi tra sviluppo e progresso civile. Riflessioni raccolte nel dibattito dal titolo “Pasolini a Scicli”.
Non poteva mancare il coinvolgimento delle giovani generazioni per presentare un autore poliedrico, complesso, affascinante e rivoluzionario nei sentimenti e nelle idee nello stesso tempo. Gli studenti dell’I.I.S. “Quintino Cataudella” hanno potuto assistere alla proiezione al Cine Teatro Italia del film “Comizi D’Amore”: uno spaccato aperto, crudo e realistico realizzato nei lidi italiani del nord e del sud nel 1965 da Pasolini indagando, con donne e uomini di ogni ceto, attraverso domande dirette sul rapporto tra giovani e sesso nella vita matrimoniale e al di fuori di esso con la pratica della prostituzione e l’amore libero. I temi hanno sollecitato alla fine della proiezioni i giovani dando vita ad un acceso dibattitto che ha coinvolto anche i docenti.
“Il romanzo delle stragi” (1974) oggetto di un originale e apprezzata performance dell’artista Veronica Racito, “La scomparsa delle lucciole” – Il vuoto del potere in Italia (1975) – due pamphlet pubblicati sul Corriere della Sera e contenuti negli “Scritti Corsari” – pubblicati postumi nel novembre del 1975- hanno animato il dibattito tra Peppe Scifo, segretario generale della CGIL di Ragusa e il prof. Angelo Manenti a quei tempi militante comunista di Scicli e testimone diretto della visita di Pasolini. Dibattitto moderato e animato dal giornalista Marco Sammito. “Io so” provocatoriamente affermava Pasolini degli autori delle stragi in Italia (CIA, le dittatura militare Greca e la mafia) “ma non ho né le prove, né gli indizi.”
Chiama alle proprie responsabilità la politica che avrebbe avuto il potere di svelare nomi e mandanti ma non lo ha fatto perché discerne la verità politica dalla pratica politica. Secondo Scifo la “logica” delle stragi ha inizio con l’eccidio di “Portella della Ginestra” nel 1947 dove l’influenza e la contaminazione degli States erano quelle di impedire l’avanzata del più grande partito comunista occidentale in Italia cercando di orientare la pubblica opinione; un’impellenza forte della “strategia della tensione” che allunga le proprie ombre, una premonizione di Pasolini purtroppo avverata, sino al rapimento e all’uccisione di Aldo Moro nel 1978 e alla strage della stazione di Bologna nel 1980.
Sul ruolo del PCI di quegli anni si è soffermato il prof. Manenti narrando episodi e avvenimenti nello sforzo di una rappresentanza, non sempre facile, del sottoproletariato e del mondo operario che erano il riferimento esclusivo di Pier Paolo Pasolini. “Ricordare Pasolini in occasione del centenario dalla nascita per la CGIL, commenta Peppe Scifo, segretario generale della CGIL di Ragusa, ha significato la rievocazione di un intellettuale che è stato la massima espressione del pensiero critico nel secolo scorso. Abbiamo discusso della sua azione di ricerca della verità rispetto a fatti molto importanti della storia recente del nostro Paese come il periodo delle stragi e la strategia della tensione, così come abbiamo ricordato la sua visita del 1959 a Scicli per incontrare gli “aggrottati” di Chiafura.
Per la CGIL tutto questo significa riallacciare l’impegno politico e culturale attraverso un autore che si è occupato delle periferie, non solo in senso urbano, ma soprattutto di periferie umane e sociali, oggi più che mai dimenticati dalla politica e dalla cultura.”
L’iniziativa è stata promossa dalla CGIL e da FLC CGIL in collaborazione con Auser, il Movimento Culturale Vitaliano Brancati, la Cooperativa Sociale Agire e con il patrocinio del Comune di Scicli.