“Il cavalcavia mons. Angelo Rizzo, lo stesso che conduce da via Padre Anselmo sino a piazza Gramsci, continua a essere interdetto al traffico veicolare. Sinceramente, è la motivazione per cui questa chiusura è stata disposta, ormai da giorni, che lascia molto da pensare”. E’ quanto rileva il capogruppo del movimento Cinque Stelle al Consiglio comunale di Ragusa, Sergio Firrincieli, dopo avere appurato che la decisione sarebbe stata presa in quanto si sarebbero registrati una serie di cedimenti in seno a palazzo Tumino, l’immenso immobile che costeggia buona parte del cavalcavia in questione.
“Ora – continua Firrincieli – non volendo mettere bocca sulla bontà della decisione, che evidentemente si è resa necessaria, dobbiamo, però, riflettere sul fatto che la chiusura di una strada diventa una circostanza molto grave. E se tale provvedimento è stato preso, significa che i cedimenti di cui stiamo parlando sono stati tali da convincere le autorità cittadine a decidere in tale direzione. Se così fosse, la procedura è quella di diffidare il proprietario dell’immobile a mettere in sicurezza la struttura, fermo restando che non sappiamo, e anzi speriamo che qualcuno dell’Amministrazione ci illumini in proposito, che cosa sia accaduto: se si è, cioè, staccata una parte di intonaco, una lastra di marmo o qualcosa di più grave.
Tra l’altro, e qui veniamo a un ulteriore tassello della riflessione, se questo palazzo sta facendo registrare simili problemi, che cosa significa? Che l’Amministrazione comunale stava cercando di acquisire un immobile con tutta una serie di criticità strutturali? Quella operazione, lo ricordo, sarebbe costata moltissimo alle casse del Comune e, di conseguenza, alle tasche dei cittadini. Ecco perché è opportuno specificare che stiamo parlando di una situazione che meriterebbe di essere spiegata a chiare lettere da parte della Giunta Cassì. Tutto ciò perché, su questa vicenda, ci sono parecchi coni d’ombra che meritano, piuttosto, di finire sotto i riflettori”.