Esistono vari tipi di grasso che possono nuocere alla salute e spesso ci si pone delle domande che trovano risposte in alcuni studi tra queste ce ne una che è molto più frequente ovvero fa più male il grasso della carne o il grasso saturo nel cioccolato? A rispondere a questa domanda ci ha pensato il New York Times nella sua sezione dedicata al Food, osservando anche che il consumo di cioccolato fondente è incoraggiato per i suoi benefici per la salute. Tuttavia un contenuto di cacao compreso tra il 75% e il 90% rileva nell’etichetta che accompagna la confezione un’elevata quantità di grassi saturi.
Fanno bene o fanno male? È dannoso più o meno di quello contenuto nella carne?
La risposta scientifica l’ha data la dottoressa Alice Lichtenstein, direttrice del Cardiovascular Nutrition Laboratory presso il Jean Mayer USDA Human Nutrition Research Center on Aging presso la Tufts University, secondo la quale “il grasso nel cioccolato non è affatto dannoso come il grasso nella carne” perché “viene dal burro di cacao ed è composto da parti uguali di acido oleico, un grasso monoinsaturo salutare per il cuore che si trova nell’olio d’oliva, e acidi stearico e palmitico”.
E gli acidi stearico e palmitico “sono forme di grasso saturo, che è stato collegato a malattie cardiache, ma l’acido stearico non aumenta il colesterolo e il grasso palmitico costituisce solo un terzo del grasso del cioccolato” mentre il manzo ha proporzionalmente più grasso palmitico.
Inoltre, seguita la professoressa sul quotidiano americano, “la fava di cacao è anche ricca di flavonoidi, nutrienti presenti in molti frutti e ortaggi che proteggono le piante dalle tossine e che, come antiossidanti, riparano i danni cellulari dei radicali liberi”. E “i flavonoidi nel cacao e nel cioccolato, chiamati flavanoli, possono anche abbassare la pressione sanguigna, migliorare la circolazione al cervello e al cuore e ridurre la probabilità che le piastrine si coagulino”. Diverso, invece, il discorso per il cioccolato al latte. Ma una raccomandazione della dottoressa Lichtenstein è comunque di “non mangiare il cioccolato pensando che sia un alimento salutare” perché “i benefici in esso contenuti, noti come sostanze fitochimiche, sono presenti in molti alimenti vegetali e il cioccolato è ricco di calorie. Un termine di paragone? In uno studio sulla memoria è stato calcolato che gli anziani “consumavano l’equivalente di 300 grammi di cioccolato fondente al giorno, che in genere conterrebbe circa un giorno di calorie” mentre una porzione fatta d tre quadrati – 30 grammi – di cioccolato Lindt’s Excellence Dark Noir con il 70% di cacao “contiene 170 calorie e 12 grammi di grassi, di cui 7 grammi sono grassi saturi”.
Pertanto, la considerazione finale della dottoressa Lichtenstein è che è “improbabile che qualcuno possa consumare abbastanza cioccolato fondente su base regolare per avere un effetto biologico e continuare a seguire una dieta adeguata”. Quindi, meglio forse evitare…e “se proprio a qualcuno piace il cioccolato, dovrebbe mangiare una quantità da piccola a moderata di qualunque cioccolato preferisca”.