Una iniziativa culturale e un appello per fermare la guerra in Ucraina, con la messa in scena della ‘Lisistrata’ di Aristofane. Così il Centro Studi Feliciano Rossitto di Ragusa, nel corso di una conferenza stampa tenuta mercoledì mattina 30 novembre, ha spiegato il senso dell’evento che si terrà domenica 4 dicembre, alle 17.30, presso l’auditorium del Centro, con ingresso libero. “Mettendo in scena una riduzione della commedia “Lisistrata” di Aristofane, scritta circa 2500 anni fa – aggiunge il presidente del Centro Studi on. Giorgio Chessari – vogliamo porre l’accento su come il tema della pace sia sempre stato cruciale per la nostra civiltà e come, già allora, si riflettesse su come far terminare le guerre. Quella di Aristofane è una commedia di cui sono protagoniste le donne, Lisistrata in particolare, il cui nome in greco antico significa “Colei che scioglie gli eserciti”, alla quale viene l’insolita e originale idea di portare gli uomini a più miti consigli proponendo a tutte le donne dei soldati impegnati nel conflitto tra Atene e Sparta una sorta di sciopero dell’amore.
Ecco: questa idea dell’amore usato per estinguere la guerra, sebbene nell’opera sia una soluzione comica, è il messaggio di pace che da Ragusa vogliamo diffondere nella speranza che tutte le forze politiche, sindacali, civili e religiose se ne facciano carico per diffonderlo a loro volta. Il messaggio, ovviamente, non si riduce solo a quello della pace da far trionfare su ogni conflitto, ma c’è pure la questione femminista, per quanto possa esserlo un’opera del 411 a.C.. Le donne, che nell’antica Grecia non hanno voce in capitolo nella gestione della città, figuriamoci nei temi della guerra, compiono un atto rivoluzionario occupando l’acropoli. Da lì, dal centro politico, religioso ed economico di Atene, queste donne esercitano il diritto di scegliere, prendono una decisione che riguarda tutti, una possibilità per loro mai avuta prima. Le donne raccontate da Aristofane vogliono tornare alla normalità, rivogliono i mariti sani e salvi a casa e che la guerra finisca, non progettano di prendere il potere e tenerlo. Sarebbe stato inimmaginabile per quel periodo, ma la loro rivoluzione è un segnale che riguarda non solo la pace, ma la parità”.
L’iniziativa del centro Studi feliciano Rossitto ha ricevuto il plauso del PD provinciale di Ragusa che raccoglie l’appello dell’on. Chessari: “si ponga fine al conflitto in Ucraina!”. Il segretario provinciale Bartolo Giaquinta dichiara “la segreteria provinciale del Partito Democratico di Ragusa raccoglie l’appello del Centro Studi Feliciano Rossitto che ha deciso di mettere in scena un’opera del commediografo dell’antica Grecia Aristofane per diffondere il messaggio di pace affinché il conflitto in Ucraina termini il prima possibile. Ci auguriamo che questo messaggio possa essere raccolto e diffuso da tutte le forze politiche presenti in città e speriamo che da Ragusa, con la cultura, possa spargersi ovunque questo appello. Ci complimentiamo con il Centro Studi e con il suo presidente on. Giorgio Chessari per questa iniziativa che va oltre i cortei, supera le manifestazioni di piazza e che opera, piuttosto, per disseminare sapere: l’unico antidoto contro ogni violenza”. (da.di.)
Queste infine le notizie tecniche sulla messa in scena dell’opera teatrale
- Regia, adattamento e riduzione di Pippo Antoci.
- Attori: Ornella Cappello (Lisistrata), Federica Bisceglia (Mirrina), Elisa Marino (Lampitò), Monica Bisceglia (Cleonice), Cristiana Campailla (Calonica), Pino Arestia (Corifeo), Saro Spata (Cinesia), Pippo Di Noto (Ambasciatore).
- Voci narranti: Maria Sisino, Mariuccia Gulino.
- Compagnia Sbam Dance Connection diretta da Melissa Zuccalà. Danzatrici: Benedetta Cannolo, Giusi Costanzo con la collaborazione di Cetty Schembari.
- Macchinista: Carmelo Massari.
- Arredi di scena a cura di Arpic di Salvatore Chessari e Figli.
- Tecnico del suono: Davide Criscione.
- Service a cura di Peppe Iozzia – Modica.