Il fatto economico ma con implicanze enormi in ogni altro campo della vita dell’estremo sud-est di Sicilia in generale, e del territorio ibleo in particolare, è certamente la pubblicazione delle graduatorie per i lavori relativi alla realizzazione dell’autostrada Ragusa-Catania. La notizia è stata diffusa dall’Ance Sicilia, l’associazione dei costruttori edili siciliani, che aveva chiesto la suddivisione dell’opera in quattro lotti per semplificare le procedure, ed è stata ripresa con grande evidenza nei commenti dei parlamentari regionali Nello Dipasquale del Pd, Stefania Campo del M5 e del sindaco di Ragusa Peppe Cassì. Nello Dipasquale afferma soddisfatto “il tempo che ci separa dall’apertura dei cantieri per la realizzazione dell’autostrada Ragusa-Catania si accorcia sempre di più e la pubblicazione delle graduatorie per i lavori è un’ulteriore conferma che l’iter procede sempre più speditamente.
Si va avanti, evidentemente, e ciò è una risposta per tutti quei disfattisti che non credevano né al finanziamento dell’opera né alla sua fattibilità. La realizzazione della Ragusa-Catania sarà patrimonio del territorio, è chiaro, ma vanto di tutti coloro i quali si sono adoperati per ottenere i fondi, lavorando ai progetti, seguendo le carte nei vari uffici”. “I lavori per l’autostrada, lo ricordo – conclude Dipasquale – sono stati suddivisi nel progetto in quattro lotti diversi in modo da lavorare contemporaneamente su più fronti ed essere rapidi. All’avvio dei cantieri, ormai, manca pochissimo”. Da parte sua Stefania Campo del M5 rivendica “la buona politica vince sul disfattismo. Quello che avevamo promesso e programmato sulla Ragusa-Catania sta andando a compimento senza ulteriori intoppi. La Ragusa-Catania sarà pubblica e senza pedaggio nonostante le resistenze e lo scetticismo dei tanti, troppi, che potremmo elencare.
Da quando il M5s è andato al governo per la prima volta, invece la Ragusa-Catania è stata inserita nelle opere strategiche del ministero ai Trasporti e si sta realizzando finalmente qualcosa a cui troppi non credevano più.”. La deputata regionale del M5s di Ragusa, Stefania Campo ricorda ancora che la notizia è stata riportata da Ance Sicilia, che si era appellata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Regione e Anas hanno accolto la richiesta di Ance Sicilia di suddividere il mega-appalto in quattro lotti, e questo ha consentito anche alle migliori imprese locali, seconde a nessuna in quanto a capacità tecniche e operative, la possibilità di partecipare alle gare accanto ai colossi nazionali dell’edilizia, riuscendo in alcuni casi anche di arrivare al primo posto. Poi conclude “siamo e restiamo l’unica forza politica che ha portato fatti a differenza degli altri partiti che hanno fatto solo chiacchiere; a cominciare dal luglio 2019 quando il Ministero per le Infrastrutture ha decretato il passaggio del progetto dal privato al pubblico, sancendo così la realizzazione pubblica dell’opera e l’assenza di pedaggio.
L’iter è poi proseguito, dopo il superamento del controllo di legittimità da parte della Corte dei Conti, e lo scorso 10 agosto è stato finalmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il nuovo bando di gara per un investimento complessivo di 1 miliardo e 434 milioni di euro. Adesso con la pubblicazione delle graduatorie si aggiunge la tappa fondamentale”. Anche il sindaco di Ragusa Peppe Cassì ha voluto diffondere una dichiarazione sulla vicenda allargando peraltro lo sguardo anche su altri aspetti “le commissioni miste Anas / Regione che dovevano valutare le proposte delle imprese che hanno partecipato ai bandi di gara per i quattro lotti nei quali è articolato il progetto della Ragusa-Catania hanno completato il loro lavoro, e sono state pubblicate le relative graduatorie. Si tratta indubbiamente di un’ottima notizia, un altro passo avanti verso l’apertura dei cantieri a beneficio di un territorio che ha imparato a muoversi con compattezza nel far sentire la propria voce a tutti i livelli e con tutti i governi che si sono avvicendati in questi anni.
Il nuovo collegamento viario ci consente una visione d’insieme e di lunga prospettiva del nostro territorio e del suo sviluppo economico. In questo propizio contesto si inserisce l’iniziativa dell’Osservatorio del turismo e della sua presidente Carlotta Schininà, di incontrare il 13 dicembre presso gli uffici dello sviluppo economico di Ragusa l’amministratore delegato di Sac, la società che gestisce gli aeroporti di Catania e di Comiso. È il momento di lavorare in squadra a una strategia territoriale che guardi agli scali di Catania e Comiso, definiti di recente hub aeroportuali del Mediterraneo, in un rapporto non sbilanciato e non concorrenziale, ma sinergico, anche tenuto conto che con la nuova infrastruttura si potrà coprire la distanza tra essi in 35/40 minuti. Insieme all’attuazione del Piano strategico del turismo, che procede, e alla pianificazione della prossima stagione turistica, occorre guardare a una programmazione, anche infrastrutturale, pluriennale e di ampio respiro”. (da.di.)