L’intensa emozione, un inizio partita da brividi, la voce di Antonio Aurnia e quella di Zio Pietro a riecheggiare. Il cuore rossoblù che batte e la tribuna che applaude Re Leone, al secolo Gianluca Impellizzeri, tornato a vivere una domenica a Modica. Una coreografia da intensità emotiva senza limite. Il campo, poi, ha premiata la capolista che vince con due gol a cavallo fra fine primo tempo ed avvio ripresa, segnati da Idoyaga. Premio grande per l’Igea che ha saputo ottimizzare i suoi momenti migliori ma che ha sofferto tremendamente quando il Modica è rimasto in 10 a 40 minuti dalla fine, sfiorando un clamoroso pareggio, negato solo dall’avversa sorte.
Un Modica che se ha peccato di qualcosa nella prima ora abbondante, ha messo poi in grande ambasce la prima della classe negli ultimi 30 minuti, trovando il gol con Falco e creando almeno altre tre situazioni che, con un briciolo di fortuna, avrebbero potuto essere il gol del pareggio. Come la scorsa stagione con il Mazzarrone, l’ultima di andata in casa, contro la capolista, non arride al Modica. In una giornata iniziata con Mattia Pitino, Danilo Radenza, Salvo Di Raimondo e Luca Gugliotta che hanno consegnato due mazzi di fiori alle figlie di Antonio Aurnia, in ricordo dal grande ‘patron rossoblù’, vincitore di tre campionati in cinque stagioni e scomparso 3 anni fa. Mentre la tribuna A, stipata, applaudiva nel ricordo ascoltando le sue parole e quelle di Zio Pietro, cuori infiniti del Modica calcio. Momenti davvero da brividi prima che il campo del Barone, recitasse il suo copione. A vantaggio della capolista, per oggi. Come l’anno scorso di questi tempi, contro il Mazzarrone…
Giancarlo Betta: E’ stata una partita dove la condizione fisica ha premiata l’Igea. Noi, paradossalmente, siamo riusciti ad interpretarla nella maniera migliore e che volevamo, quando siamo rimasti in 10, dopo l’espulsione di Lacognata. Lì, abbiamo messo dentro tutto ciò che volevamo e li abbiamo messi davvero in difficoltà. I loro gol, sono frutto di due episodi sfortunati, errori di distrazione da non ripetere. L’Igea, non è prima per caso e lo ha dimostrato anche oggi a Modica. C’ha aggrediti e c’ha messi in difficoltà. Ma noi non siamo inferiori e lo abbiamo dimostrato nell’ultima mezz’ora, chiudendoli nella loro area, rischiando il nulla, tenendo sempre il ‘pallino’. Avremmo meritato il pareggio ma tant’è. Siamo pronti a ricominciare. Non mi preoccupa il rendimento casalingo anche se è vero che fuori casa ci esprimiamo meglio ed in modo più proficuo. Dobbiamo lavorare e fare tesoro di ciò che non è andato”