Ragusa – Un bagno sonoro dal potere rigenerante e purificante in occasione del Capodanno. E’ l’evento promosso all’interno del festival “La porta dei sogni”, in corso a Ragusa, e in programma il primo gennaio alle ore 20 all’auditorium San Vincenzo Ferreri a Ragusa Ibla. Un particolarissimo concerto per iniziare l’anno in modo decisamente diverso, insieme all’artista Mirko Sollima, uno spettacolo caratterizzato dal suono delle campane tibetane, sintonizzato con le vibrazioni planetarie, che aiuta a risvegliare la consapevolezza interiore e a favorire il totale rilassamento, ristabilendo le frequenze corporee naturali. In questo modo il Capodanno diventa anche un momento di cura e di benessere per il corpo e per la mente. È un’opportunità per prendersi cura di se stessi e per ricaricare le proprie energie in vista dell’anno che verrà.
Le campane tibetane, del resto, sono strumenti musicali antichi, utilizzati nella tradizione tibetana per scopi religiosi e terapeutici. Sono considerate un simbolo di pace e di armonia, e vengono utilizzate per il loro suono rilassante e rigenerante. “Il Capodanno è una festa molto importante per molti popoli in tutto il mondo. È il momento in cui si celebra l’inizio di un nuovo anno e si lasciano alle spalle gli eventi del passato – spiegano Salvo Garipoli e Debhorah Di Rosa di Malìa, promotori del festival – Per alcune culture, il Capodanno rappresenta anche un momento di riflessione su se stessi e sulla propria vita, un momento per fare il punto della situazione e porre le basi per il futuro.
L’immersione sonora che proponiamo per Capodanno con l’artista Mirko Sollima, rappresenta un modo molto particolare di celebrare questa festa”. Il festival, che gode del patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Ragusa, prosegue poi con altri appuntamenti nel nuovo anno, tra cui quello attesissimo con lo scrittore Paolo Borzacchiello, il 4 gennaio ore 19,30 per la prima volta a Ragusa per presentare il libro “Forse sei già felice e non lo sai” e il 5 gennaio il concerto, tra cunti e canti, di Roberta Gionfriddo e Maurizio Battista.