Il Papa emerito è morto. “Con dolore informo che il Papa Emerito, Benedetto XVI, è deceduto oggi alle ore 9:34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano”. Lo fa sapere il portavoce del Vaticano Matteo Bruni.
“Cooperatores Veritatis”, collaboratore della verità. E’ stato questo il motto ecclesiastico di Joseph Ratzinger, prima scelto da vescovo e poi confermato da Papa, con il nome di Benedetto XVI, settimo pontefice tedesco nella Storia. Il suo ruolo di guida della Chiesa universale, nonché di sovrano dello Stato-Città del Vaticano, durerà 7 anni, 10 mesi e 9 giorni, concludendosi il 28 febbraio del 2013, giorno scelto per le sue storiche dimissioni, o meglio per la sua rinuncia al proseguimento del Pontificato; rinuncia clamorosa, ancorché annunciata canonicamente in latino e per di più al termine di un ‘normale’ Concistoro, l’11 febbraio.
“Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa – annuncia a sorpresa ai cardinali presenti – Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino”. Prosegue Ratzinger: “Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di San Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo”.
Un vigore che, ammette senza problemi Benedetto XVI, “negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma e Successore di San Pietro”.