Fermati i tre responsabili dell’omicidio di Slimane Marouene, il tunisino di 30 anni trovato morto ieri mattina in un terreno di contrada Alcerito a Vittoria. Si tratta di una maggiorenne e di due minorenni che ieri sono stati ascoltati dagli inquirenti in caserma a Vittoria. Nell’auto del maggiorenne sono state trovate due spranghe e un coltello a serramanico. Il maggiorenne ha ammesso.
Omicidio a Vittoria: le indagini
Sarebbe stato ucciso durante un alterco, nella notte di Capodanno, il giovane tunisino di 30 anni, Slimane Marouene, trovato cadavere dai carabinieri in contrada Alcerito, nella zona della discoteca “La Dolce Vita”, ai Vittoria (Rg). Alcuni ragazzi romeni (un maggiorenne e due minorenni), che avevano partecipato a una festa di Capodanno, lo avrebbero colpito a morte con delle spranghe e un coltello a serramanico. All’origine dell’aggressione ci sarebbero gli apprezzamenti rivolti dalla vittima a una ragazza del gruppo. Le indagini sono condotte dai carabinieri Nucleo operativo di Vittoria e dal Nucleo investigativo di Ragusa e sono coordinate dal sostituto procuratore Silvia Giarrizzo, che si è recata sul luogo del delitto. Il corpo del giovane stato trovato vicino all’ingresso della discoteca di Vittoria La Dolce Vita, abituale luogo di ritrovo dei tanti migranti che vivono e lavorano nelle serre tra Vittoria e Acate. Lì si erano dati appuntamenti alcuni giovani per il veglione di fine anno. La festa era andata avanti per tutta la notte, con musica e alcool, e all’alba molti erano già andati via.
Almeno in tre avrebbero atteso la vittima all’ingresso del locale e lo avrebbero attaccato con violenza, lasciandolo a terra, privo di vita. Quando i carabinieri e i sanitari, avvertiti dai partecipanti alla festa sono arrivati, l’uomo era già morto. In caserma sono stati sentiti anche alcuni dei presenti alla festa. I militari del Nucleo Operativo di Vittoria e del Nucleo Investigativo di Ragusa, coordinati dal colonnello Giovanni Palatini e dal capitano Raffaele Salustro, stanno anche esaminando le telecamere di video-sorveglianza del locale e della zona. “La Dolce Vita” è di proprietà di un vittoriese, ma all’interno vi operano e lavorano alcuni romeni. È un locale molto noto nella zona perché frequentato da immigrati. Altre volte, in passato, si erano registrati episodi di violenza.Ieri sono state sentite in caserma le tre persone fermate, un maggiorenne e due minorenni. Nell’auto del maggiorenne sono state trovate due spranghe e un coltello a serramanico. I tre sono stati fermati per omicidio.