Oltre diecimila biglietti staccati, per un numero complessivo di presenze che si aggira intorno alle 12mila persone. Per Giarratana sono numeri speciali. Le cifre sono state registrate in occasione delle cinque giornate in cui è andato in scena la 30esima edizione del presepe vivente. Ieri sera, l’ultimo degli appuntamenti in programma e, anche questa volta, molti visitatori provenienti da fuori oltre a numerosi camperisti che hanno deciso di trascorrere l’intera giornata nella Perla degli Iblei. L’allestimento creato in maniera meticolosa e attenta dall’associazione culturale “Gli Amici ro Cuozzu” ha dato i suoi frutti. Il Comune del Ragusano è stato preso d’assalto, soprattutto nella giornata di Santo Stefano, da migliaia e migliaia di persone che hanno ammirato dal vivo la creazione di veri e propri quadri viventi, studiati con sapienza e maestria dai curatori.
“Intendo ringraziare – afferma il presidente dell’associazione, Saro Linguanti – tutti coloro che, a vario titolo, si sono spesi per la riuscita della rappresentazione. Ci siamo sempre adoperati per la creazione di un suggestivo itinerario religioso e culturale che non solo si richiama alla fede e alla tradizione ma che ci ha permesso di compiere un vero e proprio viaggio nel passato, nella Giarratana dei secoli scorsi. Abbiamo fatto sì che potesse essere compiuto un tuffo nella memoria e, in questo senso, dobbiamo altresì ringraziare tutti coloro che ci hanno messo a disposizione gli utensili e gli oggetti dei decenni passati, recuperati con amorevole cura nelle proprie abitazioni di campagna e non solo”. Il presidente Linguanti aggiunge: “Mi corre l’obbligo, poi, di sottolineare la grande attenzione, anche per questa edizione, da parte di tutti i componenti dell’associazione che si sono dati da fare nella maniera migliore. Ringrazio altresì le nostre famiglie che durante i giorni del presepe vivente ci supportano e ci sopportano.
E vi assicuriamo che non è facile. E poi grazie all’amministrazione comunale che ci ha concesso il patrocinio, alle forze dell’ordine, a cominciare dalla polizia locale e dai carabinieri, che hanno regolamentato i flussi in entrata verso il presepe e, soprattutto, grazie a tutti coloro che hanno scelto di venirci a trovare. Adesso ci riposeremo per qualche giorno e poi penseremo già a ideare la 31esima edizione”.