“La diagnosi la conosciamo tutti. Adesso, però, occorre comprendere quale può essere effettivamente la cura per risolvere i problemi. Noi, come Confcooperative, abbiamo cercato di dare il nostro piccolo contributo di idee, partecipando, assieme a molti altri, a un momento di confronto che si è rivelato molto utile”. Lo sottolinea il presidente provinciale Confcooperative Ragusa, Gianni Gulino, a proposito dell’iniziativa sulla crisi agricola promossa, giovedì mattina, a Vittoria, dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, con la presenza di autorevoli esponenti istituzionali oltre che di buona parte degli operatori del settore. “La cura – aggiunge Gulino – è abbastanza complessa, coinvolge il territorio, per quanto riguarda le esigenze, e punta dritto a interventi di carattere legislativo che devono essere predisposti da Regione, Governo nazionale e Ue.
Mi sembra che i componenti del parterre che hanno partecipato alla riunione sia stato di spessore, utile per cercare di mettere a fuoco le problematiche del comparto persistenti nell’area della Sicilia orientale. E’ una strada che ci sentiamo di condividere così come è impostata. Auspichiamo che i tavoli di alto livello che si intendono creare non prescindano dall’impiego di tecnici qualificati che, così come abbiamo avuto modo di appurare, risultano essenziali per arrivare al dunque. Anche Confcooperative è stata messa nella condizione di potere dire la propria. Vogliamo umilmente dare il nostro contributo perché siamo nelle condizioni di poterlo dare. Prima a Palermo, poi a Roma e quindi a Bruxelles, riteniamo che la creazione di una linea diretta che si vuole aprire possa essere il canale adeguato che ci consenta di individuare alla radice le soluzioni per le questioni sollevate. Un percorso che viene fuori da una condivisione unanime: bisognerà adoperarsi per fare dialogare tutte le componenti dello stesso meccanismo”.
All’incontro di Vittoria il vicepresidente provinciale Confcooperative Danilo Scalone che ha rilevato: “Solo attraverso la costituzione di un tavolo tecnico con la presenza di tecnici esperti e illuminati, che operano sul campo e non dietro un computer, si può cominciare a parlare di gestire le problematiche del settore agricolo che sentiamo continuamente snocciolare. Ben vengano le iniziative per avviare i confronti sul tema. Ma, adesso, si faccia di più e, soprattutto, si cominci ad attivare un percorso che ci consenta di predisporre le soluzioni. Altrimenti, continueremo a parlarci addosso senza cavare un ragno dal buco. Il presupposto di partenza deve essere quello di innalzare la cultura aziendale nel campo agricolo perché oggi, ma direi che ovunque è così, sento parlare solo di problematiche ma nessuno si è mai riunito per cercare di affrontarle operativamente, gestendole con spiragli risolutivi”.
All’incontro è intervenuta anche Nuccia Alboni, vicepresidente regionale di Fedagripesca Confcooperative, che ha sottolineato come esistano delle divergenze persistenti nel mercato “e proprio per questo – ha aggiunto – deve essere assunto un impegno specifico per aiutare le aziende in difficoltà, le più piccole delle quali, tra non molto, rischiano di essere assorbite dai colossi produttivi, mandando in fumo i sacrifici di una vita. E tutto questo non è giusto che accada”.