Il Ragusa Calcio 1949 penalizzato da una incomprensibile decisione arbitrale al Massimino di Catania. “Continuano a registrarsi situazioni incomprensibili e penalizzanti per la nostra squadra. L’espulsione di Cess, ieri, al 17’, ha rovinato una gara che poteva rivelarsi entusiasmante sino alla fine. Poi, magari, il Catania avrebbe anche potuto vincere, loro sono la capolista. Ma, sinceramente, non comprendo perché abbiamo giocato in dieci uomini, per buona parte, una sfida che, poi, per noi è diventata un calvario, in quello stadio e di fronte a quel pubblico”. E’ l’amaro commento dell’allenatore Filippo Raciti a fronte dell’ennesima scelta dubbia da parte di un direttore di gara, come accaduto nelle ultime partite.
Vale la pena rilevare che il fallo di Cess si sarebbe consumato all’interno di una mischia in area di rigore, dopo che il portiere azzurro ha catturato la sfera in due tempi. Cess, di sicuro, non era ultimo uomo e ancor meno il presunto fallo si può definire violento tale da determinare l’estrazione di un cartellino rosso. “Abbiamo visto e rivisto l’immagine dell’episodio incriminato – continua Raciti – e si nota come, regolamento alla mano, l’espulsione in questione sia il frutto di una decisione niente affatto felice. A quel punto, purtroppo, la gara è stata compromessa. Tutto il lavoro preparato nel corso di una settimana buttato nell’immondizia. Ma come si fa a cuor leggero ad estrarre un cartellino rosso senza esserne certi almeno al cinquanta per cento? Per il resto, i ragazzi hanno cercato di gestire nel modo migliore la parte rimanente della partita. Ma contro il Catania capolista era difficile riuscire a pareggiare i conti.
Davvero un peccato perché, nei primi venti minuti, avevamo tenuto botta, avevamo cercato di dire la nostra anche se non semplice. Avremmo potuto giocarcela. Ma, in questo modo, tutto è stato compromesso. Un vero peccato anche perché ci tenevamo a fare bella figura. Così, però, è stato tutto molto complicato”. Il 3-0 finale al Massimino penalizza, e di parecchio, la squadra azzurra. Come conferma anche il presidente Giacomo Puma: “Una decisione cervellotica dell’arbitro ci ha di fatto estromessi dalla possibilità di potercela giocare sino all’ultimo. Sono parecchi gli episodi di torti arbitrali subiti. Ogni domenica ce n’è uno per non parlare delle espulsioni. Decisioni meritate? Malafede? Disattenzione? O cos’altro? Noi continuiamo ad andare avanti, lo dobbiamo alla città e ai nostri tifosi. Ma tutto quello che sta accadendo ci lascia riflettere. E molto. Ci faremo sentire nelle sedi opportune. Ragusa merita il massimo rispetto. Non possiamo essere trattati così”.