Arriva anche per il 2023 il bonus da 100 euro in busta paga per alcuni lavoratori. Si tratta di un trattamento integrativo in busta paga noto anche come Bonus Renzi. Il Governo Meloni ha confermato per il 2023 nella Manovra il trattamento integrativo o ex bonus Renzi. Il trattamento integrativo sui redditi da lavoro dipendente e assimilati è una somma riconosciuta con cadenza annuale ai lavoratori dipendenti. Dal 2020 ha sostituito quello che era conosciuto come il “bonus Renzi”. Dal 1 luglio 2020, inoltre, il bonus Irpef destinato ai lavoratori dipendenti può arrivare a un massimo di 120 euro al mese, fino a un massimo di 1.200 euro annui, in base alla fascia di reddito del beneficiario.
Tuttavia, come specifica Patronato.com, a differenza dell’ex Bonus fiscale Renzi il trattamento integrativo è esteso a diverse categorie di cittadini, come lavoratori atipici e disoccupati: è possibile richiedere il trattamento integrativo in NASpI e in cassa integrazione, ma anche durante stage e borse studio-lavoro. È una misura che viene anticipata direttamente dal datore di lavoro in busta paga o erogata dall’Inps. Il lavoratore può anche recuperare la cifra in occasione della dichiarazione dei redditi, chiedendo un rimborso da parte dell’Agenzia delle Entrate. La nuova legge finanziaria 2023 non ha modificato nulla in merito a questa agevolazione: sarà riconosciuta anche per il 2023 solo a chi rispetta determinati limiti di reddito, inferiori a 15mila euro. Ecco le categorie che hanno diritto al bonus: i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, i soci lavoratori delle cooperative, i lavoratori atipici e con contratto co. co. co., gli stagisti e i borsisti, i lavoratori socialmente utili, i disoccupati percettori di indennità mensile di disoccupazione NASpI, i lavoratori in cassa integrazione.
Per ottenere il valore del trattamento integrativo è necessario effettuare un calcolo sulla base della previsione del reddito, cioè simulando il reddito annuale del lavoratore. I lavoratori con reddito fino a 15mila euro annui hanno diritto all’erogazione dell’intero trattamento integrativo, pari a 1.200 euro l’anno, riconosciuto in quote giornaliere.