La notizia della prossima apertura del Museo Archeologico di via Natalelli viene accolta con grande soddisfazione dalla consigliera Cettina Raniolo, vicepresidente del consiglio comunale di Ragusa e presidente della VI commissione Sviluppo Economico. La quale ha rilasciato la seguente dichiarazione “pare che tutti i lavori siano stati eseguiti, non ultimi quelli per rendere qualificati e agibili i servizi igienici per il pubblico, eseguiti anche gli ultimi sopralluoghi per verificare che tutto è a posto mentre si sta provvedendo alla pulizia dei locali e degli arredi. Non posso che esprimere grande soddisfazione, dal momento che ho seguito, assieme alla collega Corrada Iacono e al comitato ‘Ragusa al Centro’, la lunga storia dell’importante struttura: all’inizio sembrava mancasse solo la certificazione antincendio, poi si constatò l’esigenza dell’impianto elettrico a norma e della scala esterna di sicurezza, fino agli ultimi interventi riguardanti i servizi igienici che non risultavano all’altezza.
Le normali lungaggini imposte dalla burocrazia hanno allungato i tempi di ripristino del Museo oltre ogni possibile immaginazione, ma non è mancata a me, alla collega Iacono e al comitato ‘Ragusa in Centro’, la costante attenzione e l’insistenza nel sollecitare il sindaco per considerare l’apertura del Museo come priorità. Abbiamo seguito tutta la vicenda con particolare dedizione convinti che, nelle attuali incontestabili condizioni di scarsa vivacità del centro storico, con uno sviluppo economico al palo, determinati anche dalla perdurante crisi, la riapertura del Museo potrà costituire propellente ideale per favorire la vivibilità del centro storico, in termini di frequentazione dei ragusani e come attrattore turistico-culturale che può dare slancio ai programmi dell’amministrazione per la parte alta della città, per la quale si sta lavorando per riportare il sito agli splendori di un tempo.
Concludo riservandomi di sollecitare all’assessore Giuffrida un ultimo sopralluogo congiunto per verificare che tutto risponda alle esigenze del caso e si possa considerare chiuso questo brutto capitolo della storia del Museo, da sempre punto di riferimento turistico-culturale della città”. (da.di.)