Settimana politica a Ragusa tutta imperniata sulla vicenda del mancato finanziamento del progetto dell’Ati idrico presentato dalla società di gestione Iblea Acque Spa e del commissariamento della stessa Assemblea Territoriale da parte della Regione, mentre si intrecciavano gli allarmi sul pericolo di soppressione della legge speciale per Ibla, allarme poi rientrato dopo l’approvazione di un emendamento che non solo l’ha riconfermata ma addirittura ha ampliato la somma pertinente a due milioni, pur con un inevitabile strascico di polemiche. Poco spazio dunque per le segnalazioni più limitatamente cittadine, anche se un paio non sono mancate e le riteniamo di indubbio interesse.
Il capogruppo 5 stelle al consiglio comunale di Ragusa, Sergio Firrincieli, accoglie con soddisfazione l’attivazione della barra automatizzata a Randello che tutale l’intero sito, commenta “la legalità torna a Randello, giustizia è fatta” e ricorda “finalmente, dopo il nostro intervento, si dà attuazione all’ordinanza del 24 giugno 2020”. Firrincieli poi spiega “finalmente dopo il primo successo che aveva visto posizionata la staccionata in modo corretto, oggi la collocazione di una sbarra che potrà interdire il passaggio dei veicoli all’interno di un’area tutelata, paesaggisticamente parlando, sia dal demanio che dalla Capitaneria di porto. Un’area che, durante il periodo invernale, totalmente al buio, è abitata da pochissime anime mentre, in passato, è diventata anche teatro di malaffare. La sbarra, in precedenza, era manovrabile solo manualmente.
I cittadini hanno voluto che potesse essere meccanizzata per una questione di sicurezza e per potere contare su una facile accessibilità proprio durante le ore notturne. Raggiunto il risultato, possiamo adesso affermare che il nostro impegno su questa faccenda è stato costante unitamente al comitato di Passo Marinaro e ai residenti di Randello Magghialonga. Lasciatemi, naturalmente, ringraziare chi si è prodigato attivamente per questa soluzione a cominciare dai funzionari del settore Viabilità del Comune. L’ufficio si è occupato di rispondere a questa esigenza che naturalmente nasceva da un’ordinanza che, se non fosse stato per il nostro intervento, sarebbe stata forse del tutto disattesa. In questo modo, tra l’altro, abbiamo contribuito a salvaguardare il territorio, il nostro territorio che, lo ribadiamo, deve essere tutelato paesaggisticamente in maniera fattiva”. (da.di.)