E’ scattata oggi l’allerta tsunami in Sicilia e Calabria dopo il fortissimo terremoto di magnitudo 7.9 in Turchia con l’invito ai “cittadini ad allontanarsi dal litorale, da zone portuali e di avvisare la popolazione e porre la massima attenzione”. Poco fa l’allerta è stata revocata. Lo ha comunicato il Dipartimento della Protezione civile spiegando che la revoca è stata disposta sulla base dei dati elaborati dal Centro Allerta Tsunami (Cat) dell’Ingv. L’allarme con il trascorrere delle ore è stato ridimensionato ma l’allerta resta. Il capo della Protezione civile siciliana Salvatore Cocina, “in costante contatto con il DPC-Roma, ha avuto notizia che l’altezza di onda misurata in Turchia è molto più piccola del previsto e pari a circa 15 cm. Tuttavia i mareografi misurano successive onde, probabilmente causate da ulteriori scosse. Pertanto l’allarme, pur ridimensionato, permane”.
“Il Dipartimento regionale della PC, tramite sala operativa e i dirigenti provinciali, dopo la scossa attivato il sistema regionale ed è in contatto con le prefetture dell’isola e con i Sindaci dei comuni costieri- si legge in una nota – L’onda arriverà prima sulla costa ionica da Eolie, Messina a Portopalo raggiungerà tutte le coste dell’isola” Ai sindaci è stato raccomandato di attivare le procedure dei piani di PC, di avvisare la popolazione posta nei litorali bassi e nelle zone portuali per eventuale allontanamento. La Protezione civile ha avvisato il presidente Schifani che si trova a Catania e segue l’evolversi della situazione.
Allerta rossa tsunami cessata invece in Puglia. “Come comunicato dalla Protezione Civile Nazionale e dal Dipartimento di Protezione Civile della Regione Puglia, l’allerta rossa tsunami per coste pugliesi è cessata”. Lo fa sapere la prefettura di Barletta, Andria e Trani informando che “comunque potrebbero persistere per parecchie ore correnti anomale di assestamento del livello del mare”.