ROMA (ITALPRESS) – Il bilancio del terremoto che ha colpito Turchia e Siria sale a oltre 20 mila vittime. I numeri, però, sono ancora provvisori, mentre il lavoro dei soccorritori continua.
In Turchia 17.134 persone hanno perso la vita, in base a quanto riferisce Anadolu che cita l’agenzia per i disastri e le emergenze del paese. In Siria, secondo quanto riportato da Sky News, le vittime sono 1.347 nelle aree controllate dal governo e circa 1.900 nelle aree controllate dai ribelli.
Un bilancio che si aggiorna e appesantisce in pochissimo tempo: solo in Turchia stamattina si contavano poco meno di 13 mila vittime, diventate oltre 16 mila (e più di 66 mila feriti) quando oggi il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha comunicato i dati recandosi nelle zone colpite dal sisma, tra cui Kilis e Gaziantep, nel Sud del paese. Erdogan ha visitato la tendopoli con gli sfollati e l’ospedale dove sono in cura le persone ferite. Poi è arrivato il nuovo aggiornamento di un bilancio che ancora purtroppo è provvisorio.
Intanto i soccorritori sono ancora al lavoro e i media turchi rilanciano le immagini dei salvataggi: una bambina di 4 anni è stata estratta viva dalle macerie 86 ore dopo il terremoto mentre un uomo di 74 anni è stato messo in salvo dopo 87 ore, mostrano alcuni video pubblicati dall’agenzia turca Anadolu.
Secondo il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, citato da Anadolu, 95 paesi e 16 organizzazioni internazionali si sono offerti di inviare assistenza alla Turchia. Cavusoglu ha reso noto che 6.479 persone provenienti da 56 paesi sono già al lavoro nel paese mentre le squadre di altri 19 paesi arriveranno entro 24 ore.
Tra i paesi già al lavoro c’è anche l’Italia. La squadra di soccorritori italiani, composta da vigili del fuoco, personale sanitario e della Protezione civile, ha già portato a termine salvataggi in Turchia. “Più di 72 ore di lavoro no-stop per i 60 Vigili del fuoco USAR in missione. Dopo la terza notte a temperature sottozero – hanno scritto su Twitter i Vigili del Fuoco italiani – prosegue l’attività di ricerca e soccorso ad Antiochia”.
– foto agenziafotogramma.it-
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