La notizia ufficiale di questi giorni, è quella che Riccardo Schininà, da solo o in compagnia, si candiderà a sindaco di Ragusa. Invero, ce n’è un’altra di notizia ed è quella che il centrodestra, quello dei simboli, quello di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, cerca la quadra e vuole una candidatura che non sia Peppe Cassì, il quale ha già detto che va da solo. Il senatore ‘meloniano’, Salvo Sallemi lo ha scritto: vuole un “tavolo del centrodestra per un confronto programmatico”, specificando che si tratta di un “invito a un confronto”, esteso “agli esponenti di tutti i partiti e i movimenti che si riconoscono nel centrodestra, volto a definire il quadro per le prossime elezioni amministrative”.
“Il centrodestra, come a livello nazionale e regionale, è forte, coeso e compatto – scrive Sallemi – e vuole e deve essere protagonista nelle città della provincia iblea che andranno al voto; occorre un confronto, entro la settimana, per individuare le migliori proposte” in “una provincia che può contare autorevolissimi esponenti quali il deputato Nino Minardo, che è anche segretario regionale della Lega, il capogruppo all’ARS di Fratelli d’Italia, Giorgio Assenza, e il deputato della Nuova DC, Ignazio Abbate”. Ecco, appunto, Abbate. L’ex sindaco di Modica, non ne vuole sentire di fare liste con il simbolo dello scudo crociato. A Modica, candida Maria Monisteri sostenuta da tre liste civiche; a Ragusa vuole con Cassì la/e sua/e lista/e del civismo. Anche se Giovanni Gurrieri, che lo ha sostenuto e bene alle scorse Regionali, appare intenzionato a puntare al bersaglio grosso, staccandosi dall’idea di Abbate e mettendo in conto anche di farlo da solo.
Che ha già fatto spallucce a quelli della DC che gli chiedono di fare lista con simbolo di partito, stare in coalizione con il centrodestra e allontanarsi da Cassì. Lui resiste alla richiesta, fa orecchie da mercante e c’è da credere che alla fine la spunterà. Come sempre. Nell’area progressista ragusana, la coesione non è migliore e le idee sembrano poche ma confuse. Già detto di Schininà che annuncia la sua corsa più o meno solitaria, si cercano di capire le intenzioni di Giorgio Massari. Con Cassì? Da solo? Con l’area di centrosinistra? Se la guarda dal balcone di casa? Nel frattempo, a metà settimana, è spuntata una bella foto tra il sorridente e l’ammiccante, sulla pagina Facebook di Carmelo la Porta, il più votato fra i candidati al consiglio nell’elezioni del 2018 ma non presente nell’aula perché la sua lista non superò lo sbarramento.
Per qualcuno, è solo l’annuncio che voglia riprovarci sempre per la sala nobile di Palazzo dell’Aquila; c’è chi crede invece, che voglia candidarsi a sindaco, sostenuto dal suo movimento, Territorio, da Nello Di Pasquale che quel movimento ha creato, da Ciccio Barone che punterebbe a farne il vice e da molta area moderata di un centrosinistra ragusano, ad oggi un po’ spaesato. E se alla fine, appunto, la soluzione progressista fosse davanti…La Porta? Adrien 25