Nello Dipasquale, rompe il velo di silenzio e lancia l’allarme: il consorzio autostrade è senza soldi e a rischio la prosecuzione dei lavori nel tratto da Ispica. Si attende la risposta dell’assessore, Alessandro Aricò.
Diciamoci la verità. Eravamo ormai intorpiditi sul fatto che presto, magari già entro il 2023, avremmo visto altri chilometri di autostrada in provincia di Ragusa e magari pronti i cantieri per proseguire oltre Modica e fino a Scicli. Un bel torpore, non c’è che dire. Se non fosse… Se non fosse che siamo stati risvegliati di brutto e di brusco da Nello Dipasquale. Il deputato questore dell’ARS e parlamentare regionale del PD, infatti, ieri sera ha invito alle redazioni una bella nota -peraltro supportata poi anche da un documento della CGIL- e c’ha detto che è alle viste “un nuovo blocco dei lavori nel cantiere per la Siracusa-Gela, nel tratto Ispica-Modica”.
Stamattina, Dipasquale ha sottoposta la questione all’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò, denunciando i ritardi nei pagamenti da parte del CAS e chiedendo risposte per i lavoratori e la ditta che li paga. Tra oggi pomeriggio e stasera, Aricò pare abbia detto a Dipasquale che qualcosa, con quelli del CAS, farà per risolvere il problema ma la situazione debitoria in cui si trova il Consorzio Autostrade Siciliane -carrozzone classico della Regione Siciliana- è tale da impedire la regolarità dei pagamenti nei confronti della ditta appaltatrice dell’opera che vorrebbe continuare a pagare i lavoratori ma che non registra le entrate necessarie a coprire i costi. Il sistema si inceppa, i lavori si fermano, l’autostrada non si finisce e i cittadini, restano buggerati da chi, nel frattempo, ai vertici del consorzio se ne sta beato a far nulla per risolvere la questione, avviando quel palleggio di responsabilità dove tutti sono colpevole in modo che nessuno lo sia veramente.
Nel frattempo, sempre Dipasquale ci dice che c’è “l’aumento del prezzo dei materiali che, ancora di più, mette in difficoltà ditta e lavoratori”. Bisogna aggiungere qualcosa o è già chiara la conseguenza di tutto ciò? Che a Ispica, l’autostrada si ferma e che, se davvero nelle prossime ore non ci si leva subito dalla stagnazione, ci si può dimenticare il casello di Modica aperto entro il 2023. Una bella situazione del…CAS verrebbe da dire. Che Dipasquale ha squarciata dal silenzio, facendo in modo che diventasse di pubblico dominio uno stop che ha ben chiaro il responsabile -il consorzio, appunto- ma anche le vittime. Due innanzitutto -ditta e lavoratori di diretto e indotto- e poi la gente di questo lembo di Sicilia che è la provincia iblea e che si gode -eufemismo- quei sette chilometri e rotti del tratto Rosolini-Ispica, conscia che per vederne altri con matrice tutta provincia di Ragusa, dovrà aspettare tanto, tanto, tanto… (Adrien 25)