A Modica la campagna elettorale langue e chi prova a farla, ci rinuncia quasi subito, rassegnato a vedere che tanto il sindaco sarà Maria Monisteri ed ogni sforzo per contrastarne una vittoria annunciata, appare vano. A Comiso, paradossale, non ci sono ‘martiri’ disposti a sacrificarsi sull’altare del contrasto ad una riconferma di Maria Rita Schembari che appare più che scontata e che, a questo punto, l’avversario o se lo cerca lei o rischi di fare gara da sola. A Ragusa, invece, si muove qualcosa e adesso, Peppe Cassì, dovrà in qualche modo sbracciarsi per provare a farsi altri 5 anni sulla tolda del comando di Palazzo dell’Aquila.
Lì, nel capoluogo, è campagna elettorale. Ciccio Barone, nemico giurato e spergiurato del sindaco -quando finisce un amore politico com’è finito il loro, ci sta- posta l’altroieri sui social un video sui danni alla circonvallazione Ottaviano che porta a Ibla e prima scrive che da 4 giorni, inutilmente, si aspettano i lavori che la liberino dai massi caduti dopo le forti piogge e poi, che proprio quel suo video ha, miracolosamente, smosso la palude del silenzio e si sta intervenendo. Tutto questo condito dall’accusa al sindaco, Peppe Cassì, che non ha i soldi da dare alla Protezione Civile per il pronto intervento. Cassì non replica, si affida ad un altro post su FB scrivendo che sono iniziati i lavori ma ignorando latto di accusa firmato dal suo ex assessore.
Nel frattempo, Barone si fa vedere in prima fila alla presentazione di Riccardo Schininà, candidato sindaco, e dalla stessa prima fila, ne lancia il sostegno, aprendo a chiunque ci sta. Nel frattempo, Angelo La Porta chiarisce che si candiderà al consiglio comunale con Territorio ma sferza l’amministrazione e il sindaco sul fatto che “dal prossimo anno gli alunni della scuola elementare e media di Marina di Ragusa, potrebbero essere trasferiti altrove”, scatenando la reazione di Sergio Schininà, sodale di Cassì, che lo accusa di creare “una preoccupazione ingiustificata nelle famiglie” e di nascondersi dietro il condizionale “potrebbero” in modo censurabile. “La realtà è opposta – scrive Sergio Schininà – l’amministrazione comunale ha dato chiare indicazioni al dirigente dell’istituto di procedere regolarmente con le iscrizioni”, indicando due soluzioni logistiche: nuove aule nella delegazione di via Brin o affittare immobili privati.
E poi una doppia sferzata a La Porta: non si informa dicendo corbellerie e per Marina di Ragusa, spende solo parole e fa nulla. Un bel clima, non c’è che dire. Cui contribuisce anche il Pd che spara a zero su Cassì, accusandolo di un pesante silenzio sull’impianto off shore, paventato al largo delle coste iblee. “CI piacerebbe sapere che ne pensa il sindaco”, scrive il segretario cittadino dem, Peppe Calabrese, anche lui ormai in piena campagna elettorale e sfidando il mutismo di Cassì sul tema. Un altro colpo di maglio al primo cittadino che, per il momento assorbe, non replica e prova a glissare sulla questione. Ma almeno a Ragusa, diversamente da Comiso e Modica, c’è campagna elettorale. E ci saranno 100 giorni di fuochi d’artificio da qui al 28 maggio… (di Adrien 25)