“Io c’è”. Lo dice sui social Salvo Liuzzo. Lui è il vertice ‘maschile’ provinciale di Italia Viva, condividendone la leadership con Marianna Buscema. Ma è anche (io c’è appunto…) candidato sindaco a Comiso. Da solo, con il civismo d’area, con il centrosinistra, con qualcun altro. Non si sa bene. Ma lui c’è. Lo ha detto su Facebook. Con un video, di 150 secondi o poco più. Dice che qualcuno lo ha pressato ma spiega anche che il sogno della sua vita, è fare il sindaco a Comiso, lasciando intendere che ha l’età, le motivazioni giuste per provarci. Dice pure che Maria Rita Schembari è forte, molto forte.
Ma dice che vuole fare questa avventura elettorale, all’insegna dei contenuti. E spiega il video come una sorta di ‘manifesto’ di un percorso elettorale che vuole garbato, educato, rispettoso e che sia da modello. Insomma, niente urla -ma siamo solo a febbraio- e niente aggressioni verbali. Sin qui Liuzzo. Bene, anzi benissimo. Ma chi con lui? Perché il suo video è di ieri ma oggi, ancora nessuno ha risposto. Soprattutto di quel PD che, in un certo senso, Liuzzo ha chiamato a raccolta e che continua a basculare tra Gaetano Scollo -sempre più lui il nome da spendere e più spendibile fra i Dem-, Gaetano Gaglio -sempre meno interessato- e Gigi Bellassai. Quest’ultimo, a parte ribadire anche su La Sicilia la sua idiosincrasia per il governo Schembari, la stima personale per Maria Rita Schembari donna ed insegnante e la sua avversione per lei come politico e sindaco, non scioglie i nodi su un suo eventuale impegno ed anzi, continua a far trasparire una certa ritrosia a spendersi in prima persona.
Limitandosi, al momento, ai niet su altre ipotesi ma senza proporne una degna. In questo contesto, poi, ci sono i 5 stelle. Che tacciono, riflettono ma vedono come fumo negli occhi Liuzzo. Che, da ‘renziano’ convinto com’è, sta ai 5 stelle come Lucifero in paradiso. E, in tutto, questo, Liuzzo va avanti. Incurante e speranzoso. Incurante di chi lo accompagnerà ma speranzoso di diventare l’ago della bilancia. Perché? Semplice. Attribuendosi un po’ di conensi, spera che questi siano determinanti -laddove il Pd non lo sostenesse ed insieme alla sinistra storia ed ai 5 stelle puntasse su Scollo o su chicchessia- a fare in modo che ci si ballottaggio e lui vorrebbe essere, in quel caso, l’ambito ‘ago della bilancia’ che determina lo squilibrio a vantaggio di uno dei due contenti. Ambizioso progetto, sicuramente. Ma Liuzzo ci crede. Vedremo come finirà (Adrien 25)