“Gli impianti eolici offshore devono portare i giusti ristori alla comunità iblea. Nessuna idea preconcetta ma una presa d’atto che porti dei vantaggi ai Comuni. Chiediamo quindi, anche sulla scorta dell’approvazione in consiglio comunale di un nostro specifico atto di indirizzo sulla creazione di comunità energetiche, che una percentuale dei ricavi dell’energia prodotta, permetta di avviare le comunità energetiche in centro storico, dove per le normative urbanistiche è difficile pensare ad un impianto in ogni abitazione. Questo permetterebbe l’autosufficienza energetica del centro storico come incentivo per il ripopolamento sia di residenti che commercianti”. Lo dice il candidato sindaco del M5s di Ragusa, Sergio Firrincieli, intervenendo nel dibattito che in questi giorni si sta sollevando sull’argomento.
“Un’occasione di crescita e di sviluppo che non possiamo lasciarci sfuggire, purché le comunità abbiano il giusto ristoro – rimarca Firrincieli – ecco perché tutto questo è e sarà parte integrante del mio programma da primo cittadino”. La proposta sarà supportata a Palermo dalla deputata ragusana Stefania Campo che, dopo l’audizione in commissione Ambiente, presenterà un apposito Ddl che preveda contributi in denaro ai Comuni sul modello delle royalties, o altre forme di intervento da parte delle imprese dell’offshore eolico. “Dall’audizione di ieri abbiamo appurato che non possiamo di certo opporci alla realizzazione di questo impianto e che il suo posizionamento è dettato dalla carta dei venti.
Si può pensare, per esempio, alla partecipazione ed al cofinanziamento di comunità energetiche rinnovabili nei Comuni attraversati dai cavidotti terrestri, con particolare riguardo ai centri storici per incentivarne il ripopolamento, o altre forme di ristoro energetico, come la fornitura di idrogeno verde per i convogli ferroviari operanti sulle linee idonee, o ancora alla partecipazione e alla trasformazione del parco mezzi del trasporto pubblico locale con veicoli 100 per cento elettrici”.