ROMA (ITALPRESS) – La prima edizione dello “Sportcity Meeting”, l’evento promosso dalla Fondazione Sportcity in programma l’1 e 2 aprile al Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore Terme, si preannuncia interessante grazie all’adesione di oltre 100 tra sindaci, amministratori, manager e figure istituzionali di spicco del mondo dello sport. Saranno due giorni di dibattiti, tavole rotonde, incontri “b2b”, presentazioni di best practices, tesi a raccogliere idee e contributi per sviluppare la cultura del movimento e per la trasformazione delle città italiane in sporticites. Il meeting, sarà anche l’occasione per presentare lo “Sportimetro”, un monitoraggio effettuato dall’Istituto Piepoli, su commissione di Fondazione Sportcity, che si è concentrato sul rapporto tra italiani e sport. L’obiettivo della ricerca è stato, attraverso una serie di indicatori, quello di fotografare il reale rapporto che c’è tra la popolazione italiana e questo comparto particolarmente importante e strategico per la vita e per il futuro del Paese.
“Lo Sportimetro, di fatto, è il primo strumento di misurazione del livello di sportività di un Paese che, oltre a tenere conto della propensione della popolazione a praticare attività sportiva, coinvolge un importante numero di altre variabili – dice Livio Gigliuto, Vicepresidente & Head of Marketing dell’Istituto Piepoli -. Obiettivo dello Sportimetro”, infatti, è rilevare il peso della componente sport nella vita delle persone appartenenti a una comunità ma anche, in generale, nel contesto sociale di riferimento”.
“Cerchiamo di andare oltre lo studio della pratica sportiva, per vedere l’impatto sul benessere e lo stile di vita degli italiani, uno stile di vita sano e decisivo per il futuro delle città e dei cittadini” dice Fabio Pagliara, Presidente Fondazione Sportcity.
A comporre l’indice, sono state informazioni relative alla propensione a fare attività fisica dei nostri concittadini, ma non solo. A concorrere per definire il livello di sportività della nostra popolazione sono anche altri indicatori, legati ad altre modalità di fruizione dello sport: la frequenza di partecipazione da spettatori a eventi sportivi in presenza, il guardare lo sport in tv o sui canali digitali, l’acquisto di articoli sportivi negli ultimi dodici mesi, la propensione a spostarsi quotidianamente a piedi o in bicicletta e persino la pratica di e-Sports.
Per ottenere queste informazioni, Istituto Piepoli per la Fondazione Sportcity ha sottoposto un questionario di circa 30 domande a un campione di 500 italiani, rappresentativo della popolazione, attraverso il metodo di intervista misto CATI (indagini telefoniche)-CAWI (indagini online).
– foto Fondazione Sportcity –
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