C’è ancora molta strada da compiere sul fronte della semplificazione burocratica indispensabile alle piccole e medie imprese per superare le difficoltà che si registrano nel quotidiano e che impediscono alle stesse di potersi porre con maggiore competitività sui mercati. Nonostante tutto, comunque, si cominciano ad intravedere segnali incoraggianti. E’ quanto emerso, in sintesi, dall’importante appuntamento che la Cna territoriale di Ragusa ha promosso sabato scorso sul tema “Appalti pubblici: le reti autostradali e le nuove opportunità per il Sud Est” che ha visto, tra gli altri, la presenza, per la prima volta nell’area iblea dalla sua elezione, del neosegretario generale della Cna nazionale, Otello Gregorini. Un tema molto stimolante, capace di suscitare dibattiti a più voci. E, non a caso, è stata registrata la partecipazione del rappresentante della Prefettura di Ragusa, il capo di gabinetto Rosanna Mallemi, di alcuni parlamentari regionali all’Ars dell’area iblea, Giorgio Assenza e Nello Dipasquale, oltre che di sindaci, assessori e consiglieri comunali del territorio assieme ai rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil. A rendere il parterre degli ospiti ancora più esclusivo la partecipazione all’evento dell’assessore regionale Territorio e ambiente, Elena Pagana. Nel suo intervento, il presidente territoriale Cna Ragusa, Giuseppe Santocono, ha inteso con forza rimarcare la soddisfazione della Cna per i risultati raggiunti per la realizzazione dell’autostrada Siracusa-Gela fino al casello di Modica ma occorrerà spingere per completare un’opera strategica per la Sicilia intera. Soddisfazione per il risultato della consegna dei lotti del grande appalto della Ragusa-Catania i cui lavori dovrebbero cominciare a breve.
“Abbiamo seguito la vicenda con molta attenzione – spiega Santocono – e, tra l’altro, nella qualità di promotore e componente del comitato per il raddoppio, ci siamo sempre battuti sino allo spasimo, negli ultimi venti anni, per raggiungere il risultato. Eppure, ancora oggi, molte imprese si trovano in mezzo al guado quando sono chiamate a confrontarsi con grandi opere. Gli aspetti burocratici, in talune situazioni, possono diventare ostacoli insormontabili”. Il vicepresidente nazionale Cna, Giuseppe Cascone, nell’evidenziare il successo dell’iniziativa che ha visto la presenza di molte persone che vogliono confrontarsi sul delicato tema, ha sottolineato: “Siamo una organizzazione importante per il nostro territorio, aperta al contributo di tanti. Abbiamo affrontato questioni molto sentite dal sistema produttivo. E come Cna, offrendo questa occasione di confronto su livelli alti, ci siamo riproposti ulteriormente come punto di riferimento per il mondo economico, politico tutto e produttivo. Abbiamo respirato, se è possibile dirlo, un’aria di cambiamento importante. Stiamo parlando di un territorio, il nostro, in una evidente fase di passaggio verso nuove ambizioni positive. Occorre sostenere questo clima di fiducia”. Il segretario territoriale Cna Ragusa, Carmelo Caccamo, che ha moderato i lavori, dal canto suo ha toccato il tasto particolarmente dolente dei crediti incagliati legati a lavori del superbonus. “Una questione – ha spiegato – molto sentita dalle imprese intrappolate in un circolo vizioso voluto dai Governi e poi abbandonate. Una vergogna. Non è da Paesi civili lasciare senza risposte una tematica che impatta su migliaia di famiglie facendo saltare il tessuto produttivo. Siamo pronti anche alla mobilitazione. Lo abbiamo fatto a settembre, lo rifaremo anche adesso se non si trova subito una soluzione”.
Il segretario nazionale Otello Gregorini ha speso parole importanti per la Cna di Ragusa e per il sistema Cna Sicilia rappresentato dal segretario regionale Piero Giglione. Straordinaria dovizia di particolari nello studio di Marco Capozi, responsabile Dpt relazioni istituzionali della Cna nazionale, con dati che hanno permesso ai tanti sindaci e amministratori presenti di toccare con mano la complessità del codice degli appalti dove le diverse incursioni del legislatore negli anni, anziché semplificare, hanno creato una stratificazione normativa rispetto a cui diventa sempre più complesso per le piccole aziende accedere agli appalti pubblici. Sono state messe in luce le modalità di aggiudicazione dei lavori nei Comuni capoluogo, compreso Ragusa, di diverse regioni d’Italia. Ad esempio, è emerso che a Ragusa 8 stazioni appaltanti su 10 svolgono le procedure di gara attraverso la piattaforma telematica mentre 2 su 10 non pubblicano alcun dato relativo all’aggiudicazione (data di aggiudicazione, totale delle imprese che presentano le offerte, percentuale di ribasso aggiudicata, soglia di anomalia). Altra sottolineatura il fatto che il 30% delle procedure si svolge ancora in modalità cartacea, ma quelle su piattaforma non sono omogenee. La Cna territoriale di Ragusa ha ricevuto, inoltre, l’apprezzamento dall’assessore Elena Pagana che ha evidenziato la validità del modello e del metodo Cna per affrontare le questioni importanti, dai balneari alle infrastrutture. Da registrare, inoltre, l’importante contributo arrivato dal dirigente dell’assessorato regionale Infrastrutture e mobilità, architetto Salvatore Lizzio, il quale, in videoconferenza, ha evidenziato come la Regione stia cercando di adoperarsi per rendere più accessibile il sistema degli appalti alle piccole e medie imprese.