Si delineano le candidature a sindaco nelle tre città iblee dove si andrà al voto il 28 e 29 maggio. Nel capoluogo, quattro in corsa; all’ombra del castello, due donne le favorite; nella città di Diana, scontro centrodx/centrosx. Ad Acate, invece, tardano a delinearsi i contendenti, Fidone a parte. Meno di un mese al termine ultimo per presentare liste e candidature a sindaco e due mesi e un giorno a domenica 28 maggio, giorno di apertura delle urne per il voto amministrativo di Primavera in Sicilia. E si vanno definendo ambizioni, candidature e desiderata.
Elezioni Amministrative 2023 a Comiso
A Comiso, ad esempio, sarà Maria Rita Schembari contro Salvo Liuzzo. La prima con cinque anni di sindacatura alle spalle ed il secondo con il centrosinistra e i Liberalsocialisti che lo assecondano. Una sfida testa a testa che sembra destinata a durare sino all’ultimo secondo prima che chiudano le urne. I botti di avvio, fanno rumore sui social. E’ lì, per il momento, che la sfida si è animata. Ed è lì che si sta giocando la partita nelle sue fasi iniziali. Che non sono quelle fondamentali ma che servono. Sinora, si adopera di più lo sfidante ma la detentrice non lesina risposta e ribatte colpo su colpo. Liuzzo, sostanzialmente, nonostante qualche tempo fa dispensasse parole al miele per il sindaco, adesso sta dall’altra parte della barricata e si fa sentire. Maria Rita Schembari, non si lascia pregare a dare udienza e ribattuta agli attacchi e ne sta venendo fuori una campagna elettorale interessante perché entrambi, alla fine, ‘combattono’ e si combattono su temi connessi alla città e senza scadere.
Elezioni Amministrative 2023 a Modica
A Modica, invece, spariscono ad uno ad uno i contendenti della prima ora che si vanno confacendo alle sintesi rappresentate da due donne: Maria Monisteri e Ivana Castello. Invero, non molla Nino Gerratana che sabato, ha presentato la sua candidatura e la sua lista a sostegno, Modica Libera. Gerratana è un combattente e non vuole cedere. Ma è chiaro che lui è dietro, almeno ad oggi, alle due donne che concorrono per la poltrona nobile di Palazzo San Domenico, non foss’altro per il numero di liste e candidati a sostegno. E allora, Monisteri comincia a farsi viva in città anche sui 6×3 con i suoi claim e Castello cambia la sua immagine social con una frangetta accattivante. Senza clava ma a colpi di fioretto -e pure a distanza- l’avvio della dialettica in attesa che i toni, inevitabilmente, si alzino. E il resto? Giovanni Scucces la guarda dalla finestra, Giorgio Aprile forse pure, Rosario Salamone si defila e gli imprenditori di Giorgio Zaccaria, non hanno sintesi. Al punto che Carmela Minioto, l’attuale presidente del consiglio comunale e candidata in pectore proprio di Zaccaria ma solo per qualche giorno, dispensa like sui social sia Gerratana che a Castello, forse per confondere le acque ed evitare di confondersi.
Elezioni Amministrative 2023 a Ragusa
A Ragusa, invece, il poker dei candidati c’è, combatte, vive una contesa aperta e apre all’ipotesi del ballottaggio in modo nitido. Sergio Firrincieli, sorride e punta dritto all’obiettivo massimo. Con lui i 5 stelle che a Ragusa raccolgono e la sinistra che ha rifiutato Riccardo Schininà. Che, a sua volta, compatta il Pd ed espressioni civiche d’area ed anche oltre, sta facendo uno sforzo importante sul piano della propaganda ed accelera su quello di incontri e riunioni. Incontri e riunioni che caratterizzano l’azione di Giovanni Cultrera, l’uomo del centrodestra e di Insieme, che è stato l’ultimo a partire ma che sta recuperando bene il decalage, forte di un gruppo parecchio compatto alle sue spalle. Infine l’uscente, Peppe Cassì. Solito aplomb, serenità manifesta, qualche inquietudine fisiologica nel ruolo ma l’idea di non farcela, per il momento, non lo sfiora. Sinora, la dialettica tra le parti, è ad alzo zero. Ma non durerà… (Adrien25)