Uno spettacolo che scava nelle nostre radici musicali scoprendo cose che non avremmo mai immaginato: l’Italia è stata molto spesso la protagonista artistica della musica mondiale, ma subito dopo il boom ce ne siamo dimenticati, forse perché abbiamo iniziato a “voler fa l’americani?”. In epoche passate avevamo grandi esempi di musica per tutto il mondo. Max Paiella condurrà il pubblico in un viaggio musicale dove potremo ritrovare le nostre origini artistiche, sociali, persino quelle politiche. Attore e cantante, famoso anche per le sue “incursioni” musicali nel programma radiofonico “Il ruggito del coniglio”, Max Paiella porterà in scena Ragusa “Il boom!”, con il polistrumentista Flavio Cangialosi. E’ in programma giovedì sera, 30 marzo, alle 20,30 al Nuovo teatro Leader di via Ettore Fieramosca 161.
In scena con degli oggetti fluttuanti per aria che simboleggiano le grandi canzoni sospese nei nostri pensieri e nel nostro cuore, Max, con dovizia di particolari, descriverà con la consueta ironia il nostro cammino musicale e sociale. Per fare certe cose “Ci vuole orecchio” come diceva Enzo Jannacci, noi lo abbiamo sempre avuto, ora dobbiamo solo ricordarcene e ritrovarlo da qualche parte, cominciate a frugarvi nelle tasche. “Il nostro stile – racconta Paiella – era sottolineato dall’eleganza, la fantasia e la grande capacità, poi iniziamo ad essere influenzati da altre culture forse anche troppo. Da questa pandemia culturale nasce la necessità di fare gli americani che ci porta proprio negli anni della contestazione a proporre una musica pop che deve quasi tutto al blues, al rock and roll e al rhythm and blues. Rifletto su come la musica racconti le nostre case, i nostri lavori e le nostre storie d’amore. Questo è un viaggio, insomma, che ripercorre la storia, il boom economico e quello culturale”.