Candidata a sindaco e poi sconfitta alle urne da Mario Marino, nonostante un risultato lusinghiero, l’ex numero 2 dell’amministrazione di Enzo Giannone, sostanzia sui social la sua scelta di sposare il progetto dem di Elly Schlein. E la scelta non sorprende e non è un pesce d’Aprile
“ALLARGHIAMO LA COALIZIONE PER DARE MAGGIORE FORZA ALLA NOSTRA VISIONE POLITICA”. Titola così -tutto in stampatello- un suo lungo post su Facebook, Caterina Riccotti. Vicesindaco a Scicli per 4 dei 5 anni di Enzo Giannone primo cittadino, leder di Start, bella idea ‘dal basso’ che ha animato la politica sciclitana, Riccotti, adesso, ha deciso di dare un input diverso al suo impegno politico. Ed ha deciso di farlo, sposando la causa del PD. Lo spiega già in abbrivio di post, dopo un prologo fatto da breve cronistoria dei fatti accaduti. “Dal giorno dopo il ballottaggio, io e con me tutte le forze della coalizione, abbiamo lavorato per far ripartire un dialogo all’interno del centrosinistra in città – scrive Riccotti – Un ruolo importantissimo in questo nuovo cammino lo ha avuto anche il Partito Democratico che si avviava ad una appassionante discussione che ha consegnato al circolo cittadino una nuova dirigenza ma soprattutto un nuovo entusiasmo”.
Poi il passaggio diretto: “Con questi presupposti è stato naturale compiere un ulteriore passo nella mia esperienza politica e sposare il progetto di questo rinnovato Partito Democratico a Scicli; vi ho aderito convintamente mettendo a disposizione le mie energie ma anche e soprattutto il mio ruolo istituzionale di consigliera comunale quale portavoce delle istanze dei cittadini, della coalizione e da oggi anche del Partito Democratico. Ho voluto formalizzare questo passaggio nella casa di ogni cittadino, ossia in Consiglio Comunale”. E se, coram populo, Riccotti ha scelto i social per certificare la sua scelta, ha prima adempiuto al suo ‘dovere istituzionale’ in consesso, dimostrando ancora una volta, la sua estrema correttezza. “Non ho potuto ignorare che in città esiste un elettorato di centrosinistra certamente non esiguo ma che è arrivato alla tornata elettorale sfiancato da anni di lotte intestine, polemiche strumentali e bassi personalismi che hanno impedito di compattare tutte le forze che si riconoscono convintamente nel perimetro del centrosinistra. Il messaggio che gli elettori di centrosinistra hanno lanciato è stato chiaro: era necessario un processo di pacificazione che riportasse il dialogo garbato e costruttivo, pur nel rispetto delle singole sensibilità e delle peculiarità di ciascuno”.
Riccotti, spiega anche che “dal 13 giugno 2022, io, le donne e gli uomini che hanno lavorato al mio fianco, ma anche gli esponenti delle forze politiche di centrosinistra che nella tornata elettorale avevano rivolto altrove la loro attenzione, abbiamo intessuto un incessante e costante dialogo. L’ho fatto io in prima persona, lo ha fatto il gruppo politico dal quale provengo, Start Scicli e lo ha fatto soprattutto il Partito Democratico, in particolare i dirigenti locali e provinciali, che con un ammirevole esercizio di autocritica. Di fronte a questo mutato quadro e sulla base di queste nuove dichiarazioni d’intenti, è stato per me naturale, come per altri miei compagni di viaggio, iscrivermi al Partito Democratico e dare contributo vero, concreto e fattivo alla vita dello stesso in città”. Riccotti, scrive di “nuova pagina di un impegno che trova le sue radici in un progetto civico che tanto ha dato alla città e ancora ha da dare”. Poi, sferza un pò il sindaco attuale, Mario Marino, e la sua giunta, scrive di non potere rappresentare una sola sigla, bensì la coalizione tutta, di volere portare in “consiglio le istanze provenienti dal Partito Democratico, dai suoi iscritti e dai suoi simpatizzanti” ma, soprattutto, sembra pronta a lanciare una sfida con vista le prossime amministrative fra quattro anni, dove, obiettivamente, sembra essere destinata a tentare di essere la prima donna, sindaco di Scicli. (Adrien25)