E’ cominciata la corsa per aderire alla rottamazione quater delle cartelle esattoriali presentando la domanda all’Agenzie delle Entrate Riscossione e mettersi in regola con il fisco. L’Agenzia Entrate Riscossione consiglia ai cittadini che vogliono usufruire della rottamazione quater di presentare la domanda prima possibile e di non farlo alla scadenza ultima poiché il sito potrebbe essere bloccato dai tanti accessi.
Rottamazione quater: quali sono i debiti esclusi dalla rottamazione?
Rientrano nella rottamazione quater tutti i debiti (a cominciare da quelli fiscali e contributivi) mentre restano escluse le risorse proprie dell’Unione Europea, l’iva all’importazione, i recuperi degli aiuti di Stato e le somme derivanti da condanne penali o della Corte dei conti.
Rottamazione quater: chi può presentare la domanda?
Non ci sono limiti, pertanto, potranno presentare la domanda i privati, le imprese, gli enti e qualunque altra categoria di debitore. Potrà accedere alla rottamazione quater anche chi è decaduto dalle precedenti rottamazioni. La domanda può essere presentata esclusivamente in via telematica, attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione.
Rottamazione quater: quando si saprà se la domanda è stata accettata?
Entro il 30 giugno 2023 l’Agenzia delle Entrate – Riscossione comunicherà accoglimento o rigetto; nel primo caso, verranno forniti i moduli di pagamento precompilati e le informazioni per l’eventuale domiciliazione in conto.
Rottamazione quater: quanto si paga?
Aderendo alla rottamazione quater, verranno azzerate le sanzioni, gli interessi e l’aggio della riscossione. In pratica grazie alla rottamazione quater si potrà pagare solo la sorte capitale, oltre al rimborso spese per le eventuali procedure esecutive e per i diritti di notifica. In caso di sole sanzioni, l’intero carico verrà azzerato. Il pagamento potrà essere dilazionato fino a 18 rate in cinque anni.