“Migliorare i servizi pubblici garantendo la salute a tutti significa migliorare le condizioni sociali ed economiche del Paese. Ecco perché la Cisl Fp Ragusa Siracusa, nell’ambito della propria contestualizzazione territoriale, continuerà a sostenere tutte le iniziative possibili, per il bene dei lavoratori, dei servizi e della collettività, in favore di un nuovo assetto organizzativo da dare al circuito sanitario”. Lo ha detto, nella sua relazione introduttiva, il segretario generale della Cisl Fp Ragusa Siracusa, Daniele Passanisi, nell’ambito del convegno, che ha visto partecipare oltre 400 tra personale dipendente del comparto e semplici cittadini, avente per tema “La Sanità siCura” promosso venerdì 14 aprile 2023 all’Eureka Palace hotel in cui sono stati puntati i riflettori sulle criticità riguardanti il comparto dei territori di Ragusa e Siracusa. Un momento di confronto propositivo che, non a caso, ha visto la presenza di un dirigente dell’assessorato regionale alla Salute, Franco Grasso Leanza, oltre che del commissario straordinario dell’Asp 8 di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, e del direttore amministrativo dell’Asp 7 di Ragusa, Salvatore Torrisi.
Erano presenti altresì i deputati regionali e nazionali oltre ai sindaci delle due aree provinciali che hanno animato un dibattito a tratti rovente avendo puntato l’attenzione su tutta una serie di nodi irrisolti in cui diventa fondamentale riuscire a gestire le numerose anomalie esistenti, proprio perché, come ha detto la segretaria generale dell’Ust Cisl Rg Sr, Vera Carasi, nel suo intervento di saluto, “siamo tutti potenzialmente utenti di questa Sanità e abbiamo bisogno che funzioni al meglio”. E’ intervenuta in teleconferenza l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, che ha illustrato le azioni che il Governo isolano sta portando in essere ponendo in evidenza gli aspetti cruciali finalizzati alla realizzazione degli ospedali di comunità e di altre strutture di riferimento per il territorio al fine di migliorare il grado di servizi da mettere in campo. Daniele Passanisi ha poi proseguito “appare ovvio che l’efficientamento del sistema passi per la razionalizzazione di una serie di fattori, articolati e fra loro concatenati, la cui chiave di volta sta nel promuovere e velocizzare l’evoluzione normativa della riforma del settore tramite la rideterminazione del fabbisogno di personale sanitario, possibile solo con l’aumento delle risorse del fondo sanitario nazionale, ed attuare, finalmente, una simmetria speculare fra la rete ospedaliera ed i posti letto con le dotazioni organiche, utilizzando indici di complessità assistenziale appropriati alla corretta determinazione di ogni figura professionale necessaria al buon funzionamento”.
Da parte sua il segretario regionale della Cisl Fp, Paolo Montera, ha posto l’accento sul taglio dell’iniziativa che “non vuole mettere nessuno sul banco degli imputati ma, anzi, si prefigge di favorire un confronto il più proficuo possibile. I problemi sono numerosi ma, tutti assieme, occorre sforzarsi per risolverli. “La Cisl – ha concluso il segretario nazionale Cisl Fp Roberto Chierca – vuole indurre chi ha un ruolo politico e istituzionale a prendere delle decisioni. La Sanità si cura soltanto se si investe in Sanità. Per cui è importante sostenere le nostre istanze attraverso la partecipazione. Chiediamo fortemente al governo centrale degli interventi ma sicuramente serve puntare sui governi locali quindi enti locali e regioni. Ne abbiamo bisogno per garantire servizi ai cittadini e mettere al centro del progetto Paese la salute. E’ inammissibile, ad esempio, che dopo due anni di pandemia, quando c’erano stati timidi segnali di finanziamento del fondo sanitario nazionale, si siano compiuti dei passi indietro. Questo significa non dare la possibilità nemmeno al Pnrr di sfruttare al meglio queste risorse perché i processi di organizzazione della Sanità senza infrastrutture, senza personale, non daranno i loro frutti”. PresentE al convegno anche il deputato regionale ragusano del Pd, Nello Dipasquale che afferma categoricamente “il quadro è quello di criticità irrisolte”, e passa quindi ad elencarle “una grave carenza di personale, soprattutto nei pronto soccorso e nei reparti che sono senza medici; carenze si ripercuotono a cascata su tutti i servizi offerti dal sistema sanitario regionale e l’assenza di strumentazioni essenziali con particolare riferimento a TAC e risonanza magnetica.
Da diversi anni ormai, come PD in Assemblea Regionale Siciliana, denunciamo le carenze della sanità siciliana, dalla cronica insufficienza del personale nei pronto soccorso e nei reparti, alla mancanza di apparecchiature specialistiche, dalla mancata stabilizzazione del personale assunto durante la pandemia alle liste di attesa lunghissime anche per operazioni salvavita. Una condizione di profonda criticità che spinge i cittadini a ricorrere al privato, sempre che si abbiano le risorse per poterlo fare, altrimenti la prospettiva può essere anche la morte. Una situazione che acuisce le diseguaglianze economiche e che, in parte, è figlia dell’incapacità politica di saper programmare e ripensare il Sistema Sanitario, specie negli ultimi cinque anni. Un’eredità pesante per il Governo Schifani che, a sei mesi dall’insediamento, non sembra essere riuscito ad avviare nessuna pratica per invertire la tendenza. Anzi: per ora ha solo fatto ricorso a pannicelli caldi per gestire la faccenda dei precari Covid, rinviando la scadenza dei loro contratti, senza riuscire a programmare alcunché”. “In questa situazione – ha aggiunto il parlamentare dem – il ruolo delle organizzazioni sindacali è importante, anche organizzando occasioni come questa del focus specifico sulla sanità, perché il mondo del lavoro nell’ambito dei servizi offerti ai cittadini e legati ai diritti come quello della salute ha sempre bisogno di osservatori qualificati in grado di segnalare le varie criticità che vanno affrontate con la politica nelle sedi opportune. Il mio impegno e quello del partito che rappresento al Parlamento regionale – ha concluso – è e sarà sempre quello per una sanità giusta per ogni cittadino siciliano”. (da.di.)