Il Ragusa costruisce, si rende insidioso, si impegna allo spasimo per centrare l’obiettivo ma non riesce a metterla dentro. Anzi, rischiava di subire una clamorosa beffa dopo il colpo di testa di Reinero deviato in goal e che ha visto le aquile azzurre sotto di una rete per un quarto d’ora nella ripresa. Ma poi la forza di volontà ha consentito a tutto il gruppo di riacciuffarla grazie all’inzuccata di Pertosa. E’ finita 1-1 la partita tra gli azzurri e il San Luca, un punto che non consente al Ragusa di compiere quel passo in avanti tanto auspicato ma che, comunque, permette alla squadra iblea di rimanere sempre a galla sebbene adesso manchino solo due match alla conclusione della stagione regolare e lo spettro dei play out risulti essere sempre più vicino.
“Abbiamo iniziato bene e finito bene – sottolinea l’allenatore delle aquile, Filippo Raciti – per tutta la durata del match abbiamo giocato solo noi e sfido chiunque a dire il contrario. Credo che, a parte la mole di gioco che abbiamo imbastito, siano state confezionate qualcosa come 12 palle goal. Quindi, prima di ogni cosa, posso solo fare i complimenti ai nostri ragazzi. Ovviamente volevamo tutti la vittoria, l’aspettavamo, ma quando la palla non vuole entrare, non puoi farci niente. Oltre al danno la beffa perché ci eravamo trovati sotto di un gol nell’unica occasione in cui il San Luca è riuscito a entrare nella nostra area di rigore e con un colpo di testa velenoso ha messo fuori causa Pitarresi. Ecco perché dico che devo solo fare i complimenti ai nostri: ovviamente se magari la palla fosse entrata, non so che tipo di partita stavamo qui a commentare. Il pareggio poi ottenuto non è stato frutto della fortuna ma della forza e della volontà del Ragusa grazie alla capacità di questi ragazzi che, ne sono sicuro, venderanno cara la pelle fino all’ultimo secondo di questo campionato”. E Raciti prosegue.
“Dobbiamo giocare le gare che ancora rimangono nella stagione regolare come abbiamo fatto oggi e poi vedremo cosa riusciremo a raccogliere. Non ho nulla da rimproverare ai ragazzi. Abbiamo finito la partita, in pratica, con 7 attaccanti e non abbiamo rischiato praticamente nulla. Hanno dimostrato la voglia che hanno di tirarsi fuori da questa situazione incredibile. Siamo stati bravi perché abbiamo lottato per provare a vincerla. Ora ripartiremo per il prossimo impegno, azzerando tutto, e cercando di preparare nel modo migliore la sfida fuori casa con il Licata”.