Una donna di circa 40 anni trovata distesa a terra ferita, vicino al portone della casa dove svolgeva le pulizie, con accanto una grossa pietra insanguinata, in via Montenevoso a Pesaro. Questo scenario aveva fatto pensare ad un’aggressione ed erano scattate le ricerche della polizia per individuare la persona responsabile. In realtà, come poi la donna, alle prese con problemi psicologici, ha ammesso, aveva fatto tutto da sola: non c’era alcun aggressore e lei si era invece auto-inferta quel colpo, adducendo motivi di insoddisfazione lavorativa. Aveva creato allarme stamattina nella zona il ritrovamento della donna riversa a terra sanguinante.
Sul posto gli agenti della Squadra Mobile avevano transennato il ‘porticato’ dov’era stata rinvenuta, per repertare tracce ematiche e altri elementi utili alle indagini, mentre iniziavano le ricerche dell’eventuale aggressore. Nel frattempo, erano partiti i soccorsi: l’eliambulanza, che era stata allertata per il trasferimento all’ospedale di Torrette ad Ancona, ha urtato una pala su un cartellone in fase di atterraggio e quindi si è reso necessario il trasporto in ambulanza della donna per i traumi subiti al volto e al capo. Subito i poliziotti avevano iniziato accertamenti e verifiche, ma dell’aggressore nessuna traccia. Il caso si è sgonfiato dopo che la donna si è ripresa in ospedale. Allo psichiatra che l’ha ascoltata, ha ammesso di essersi auto-inferta la pietrata per motivi ancora incerti ma che sarebbero legati ad un lavoro che non voleva fare o comunque ad uno stato di insoddisfazione lavorativa.
In queste ore viene sentita anche dagli agenti della Mobile, guidata da Paolo Badioli, per accertare con precisione cosa sia realmente accaduto. Al momento però l’ipotesi privilegiata è che non vi sia stato alcun aggressore in fuga ma che la 40enne si sia auto inferta il colpo in faccia con la pietra, trovata insanguinata accanto a lei.