Sembrerebbe destinata ad assumere, a cascata, contorni sempre più allarmanti con risvolti regionali istituzionali, la vicenda della cancellazione delle rotte da/per l’aeroporto di Comiso da parte della compagnia Ryanair. La deputata Ars 5 stelle di Ragusa, Stefania Campo, di concerto con il candidato sindaco di Ragusa Sergio Firrincieli, dello stesso partito, sostenuto anche da Articolo Uno, Sinistra Italiana, Europa Verde, avanzano una serie di pesanti interrogativi e ad ogni buon conto chiedono “l’istituzione in seno alla Commissione IV – Ambiente, territorio e mobilità dell’ARS, di una sottocommissione d’indagine che faccia luce sulla cancellazione dei voli Ryanair dall’aeroporto di Comiso”, allo scopo di fare in modo che “i cittadini sappiano di chi sono le responsabilità di questo grandissimo danno, non solo economico ma anche di immagine. Un danno che pagheremo da adesso in avanti”.
Ma Campo e Firrincieli vanno oltre con più stringenti interrogativi “c’è da capire anche una seconda questione, ovvero la soluzione tampone di Schifani, uscita fuori dal cilindro e di cui si sono vantati diversi esponenti politici, che è quella di avere individuato Aeroitalia come vettore che opererà tre tratte. Ben diverso dalle sette tratte che aveva assicurato Ryanair nella Summer 2023 e che comunque andavano potenziate. Ma anche in questo caso, vorremmo capire in base a quali criteri Schifani si sia affidato a questa compagnia, se la Regione ha finanziato Aeroitalia, o se magari ci sia stato un bando che in pochissimi avrebbero visto. Si tratta dell’ennesimo caso Cannes che ci sottoporrà nuovamente ad indagine da parte della procura della repubblica per affidamenti diretti milionari a compagnie specifiche? La passerella questa volta non si svolge a Cannes ma a Comiso dove si sfoggia la candidatura delle prossime amministrative? Se dalla sotto commissione d’indagine dovesse emergere che le responsabilità sono di Sac per non aver ottemperato ad un contratto con Ryanair, non capiamo come la Regione possa ancora stare al tavolo con loro a parlare di bandi e continuità territoriale.
Il nostro aeroporto è stato ceduto a Catania con poco denaro ma con il grande auspicio di diventare il terzo aeroporto della Sicilia, quello in grado di poter coprire tutta l’area del Sud-Est: ci saremmo aspettati investimenti economici sulle infrastrutture per essere intermodali alla ferrovia e ben collegati al calatino così come all’agrigentino e al nisseno. Non pensavamo che si dovesse elemosinare dei voli mentre me vengono cancellati il doppio”. (da.di.)