Un altro tassello viene ad aggiungersi a quella che sempre più viene a configurarsi come la débacle della sanità del capoluogo ragusano. Infatti dal 1° maggio, Urologia del Giovanni paolo II° rimane senza primario per effetto delle dimissioni dell’attuale direttore dell’unità operativa. A darne notizia Sergio Firrincieli, candidato sindaco di Ragusa per il Movimento 5 stelle e per le formazioni di sinistra Articolo Uno, Sinistra Italiana ed Europa Verde. Spiega Firrincieli “abbiamo appreso che, a partire da lunedì 1° maggio, il reparto di Urologia a Ragusa, oltre che soffrire di un ammanco cronico di personale medico, risentirà dell’assenza del primario che, e ci piacerebbe conoscerne i motivi, ha rassegnato le proprie dimissioni dall’incarico. Siamo naturalmente preoccupati per le sorti di questo reparto che richiediamo alla direzione generale dell’Asp di tutelare, incentrandone funzioni e servizi all’interno dell’ospedale Giovanni Paolo II”.
Poi il candidato sindaco pentastellato aggiunge “auspico che possa essere data centralità al reparto e che gli interventi di prostatectomia e laparoscopia possano di nuovo essere riportati nel reparto di Ragusa il cui personale è al servizio di tutti gli altri nosocomi della provincia. Al contempo, siamo fortemente preoccupati perché è emerso che il deputato regionale modicano (Ignazio Abbate n.d.r.) ha recuperato un finanziamento di oltre due milioni di euro per la ristrutturazione di Urologia e Chirurgia a Modica. Non vorremmo, dunque, che, al pari di Pediatria prima e di Otorinolaringoiatria poi, si pensi di potenziare il Maggiore e di svuotare ulteriormente di servizi il Giovanni Paolo II. Secondo il nostro modo di vedere le cose, è qualcosa di inammissibile. Non possiamo assolutamente tollerare che siano sottratti servizi e prestazioni ai nostri concittadini ragusani. La struttura del Giovanni Paolo II deve rimanere baricentrica all’interno del territorio provinciale per tutta una serie di motivi, compresi quelli logistici, in particolare essere di facile raggiungimento da tutte le parti della provincia”.
Sergio Firrincieli aggiunge poi che tuttavia si sta lavorando per cercare di ovviare a tale criticità, ed infatti “la nostra deputata regionale, Stefania Campo, sta nel frattempo presentando una proposta per un disegno di legge che intende portare il tetto massimo sul fabbisogno della pianta organica di qualsiasi struttura ospedaliera all’ottanta per cento in modo da lasciare quote libere relative a medici tali da essere dirottati verso nosocomi che fanno registrare maggiori necessità”. Poi Firrincieli aggiunge: “Già da ora chiederemo un incontro al commissario straordinario Asp Fabrizio Russo perché, quello che stiamo anticipando adesso, vorremmo concertarlo insieme al manager. Anche perché, qualora ci fossero delle professionalità, dei medici insomma, in grado di poter arricchire l’offerta del Giovanni Paolo II, come in questo caso, del reparto di Urologia, esorteremo il commissario ad essere aperto a questo tipo di richiesta. Nel momento in cui qualche medico originario della nostra terra decidesse di rientrare a Ragusa per offrire la sua professionalità e la sua prestazione ai propri concittadini, siamo dell’opinione che le porte debbano rimanere spalancate individuando gli opportuni accorgimenti”. (da.di.)