Torna sotto la lente di ingrandimento la realizzazione di una discarica per i rifiuti urbani residui (RUR) in una zona in pieno sviluppo turistico e abitativo, la contrada Lanzagallo, un paradiso incontaminato tra i Comuni di Modica e Ispica. “La realizzazione della discarica in contrada Lanzagallo rischia di violare le direttive dell’ue”. E’ quanto afferma il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, in una nota diffusa oggi. “Accolgo, con estrema fiducia e soddisfazione, – afferma il sindaco di Pozzallo – la direttiva che la Commissione UE ha emanato sulla discarica di Lanzagallo a seguito dell’interrogazione dell’On. Corrao che ringrazio per l’attenzione che lui ha riservato su una questione ambientale di fondamentale importanza. La scelta del sito in questione si ripercuote, in maniera negativa, sui nostri territori e ciò mi ha costretto assumere delle posizioni chiare e definite anche se, certe volte, in netta contrapposizione con quelle prese dagli altri Sindaci. Ribadisco, ancora una volta, – conclude il sindaco di Pozzallo – che tale discarica rappresenta un vero e proprio scempio per il nostro territorio e la Commissione UE, chiamando in causa l’Autorità Giudiziaria, potrà attenzionare ed evitare altri danni ambientali che possono ripercuotersi negativamente su un territorio continuamente sotto attacco”.
Discarica in contrada lanzagallo: Interrogazione dell’On. Corrao
Corrao: “Discarica contrada Lanzagallo a rischio violazione direttive UE. La Commissione UE chiama in causa le autorità giudiziarie nazionali”
Bruxelles 2 Maggio 2023. “La discarica di contrada Lanzagallo rischia di fare grossi danni e va bloccata. Se non fossero sufficienti le solide motivazioni che hanno mobilitato di cittadini e le amministrazioni di Ispica, Modica, e Pozzallo, oggi la Commissione – in risposta alla mia interrogazione – ha ribadito il pericolo di violazione delle direttive UE sui rifiuti, sull’habitat naturale e sulle procedure di valutazione ambientale strategica. E ha chiamato in causa le autorità giudiziarie italiane, affinchè intervengano per evitare i danni di una tale discarica sull’ambiente e sulla comunità – così commenta l’eurodeputato Ignazio Corrao la risposta della Commissione UE sul caso della discarica di Contrada Lanzagallo che interesserebbe i territori di Ispica, Pozzallo e Modica. “Siamo di fronte a un messaggio chiaro. La Commissione Ue – spiega Corrao – avverte le autorità regionali che è necessario “tenere in considerazione la distanza dalle aree residenziali e di ricreazione, dai siti agricoli o urbani e dalle zone di protezione naturale”, ma anche “non pregiudicare l’integrità dei siti protetti” ed “evitare il degrado significativo degli habitat naturali e degli habitat di specie nonché la perturbazione delle specie per cui le zone sono state designate”. “Inoltre – prosegue Corrao – la Commissione UE chiama in causa le autorità giudiziarie nazionali, per garantire la corretta e tempestiva applicazione della legislazione UE. Mi auspico che le autorità giudiziarie accolgano questo invito dall’UE e verifichino meticolosamente la correttezza dell’iter e l’impatto sul territorio di un’ennesima discarica che le comunità non vogliono”.
Risposta U.E. all’interrogazione dell’eurodeputato Ignazio Corrao
IT E-000430/2023 Risposta di Virginijus Sinkevičus a nome della Commissione europea (2.5.2023)
1. La direttiva sulle discariche ha lo scopo di prevenire i rischi per l’ambiente e la salute umana nonché fenomeni quali emissioni di odori o polveri . Prima che venga concessa l’autorizzazione per la discarica occorre prendere in considerazione la distanza dalle aree residenziali e di ricreazione, dai siti agricoli o urbani e dalle zone di protezione naturale . La direttiva non fissa alcun numero massimo di discariche in una determinata area e non sono previste proposte per fissare un simile limite, che dipende dalle condizioni locali.
2. A norma dell’articolo 6 della direttiva “Habitat” , qualsiasi progetto, compresa una discarica, che possa avere incidenze negative sui siti Natura 2000 deve essere sottoposto a un’opportuna valutazione. Le autorità competenti possono approvare il progetto soltanto dopo aver accertato che questo non pregiudicherà l’integrità dei siti in questione. Nel caso dei siti Natura 2000, gli Stati membri devono evitare il degrado significativo degli habitat naturali e degli habitat di specie nonché la perturbazione delle specie per cui le zone sono state designate. Per quanto riguarda il caso specifico cui fa riferimento l’onorevole deputato, non vi sono informazioni sufficienti che indichino un’eventuale mancanza di conformità alle norme dell’UE.
3. I piani di gestione dei rifiuti devono conformarsi all’articolo 28 della direttiva quadro sui rifiuti e se soddisfano le condizioni cumulative di cui all’articolo 2, lettera a) e all’articolo 3, paragrafo 2, della direttiva sulla valutazione ambientale strategica (VAS) devono essere sottoposti alla valutazione. Spetta in primo luogo agli Stati membri, incluse le autorità giudiziarie nazionali, garantire la corretta e tempestiva applicazione della legislazione UE e della legislazione nazionale di attuazione del diritto dell’Unione.