“In riferimento alla recente apertura dello sbocco di via XXV Aprile a Pedalino, non possiamo che esseri contenti anche se è doveroso fare un po’ chiarezza sulla vicenda”. E’ quanto si legge in una nota diffusa oggi dal segretario cittadino del Pd, Gaetano Scollo. “Partiamo dal fatto che stiamo parlando del completamento dell’ultimo tratto e non, come enfaticamente annunciato, della realizzazione di una nuova arteria, visto che la maggior parte è stata realizzata durante le amministrazioni di centro-sinistra (stessa identica cosa per la condotta idrica). Le somme per la realizzazione di questo intervento, infatti, – scrive Scollo – erano bensì state finanziate in passato, ma nel 2012, durante l’amministrazione di centro-destra, quel finanziamento fu destinato ad altro, nonostante le nostre denunce e le sentenze giudiziarie del tutto ignorate.
Oggi dopo ben 5 anni, con un Comune fuori dal dissesto e dotato di tutti gli strumenti necessari, tardivamente, pur di arrivare alla elezioni con qualcosa da portare in dote ai pedalinensi, viene consegnata una strada certo di grande utilità, in quanto in quella zona insistono attività economiche e numerose abitazioni (non c’entra niente l’utilità per il periodo estivo), ma bisogna pure dire che, al contrario del primo stralcio, quest’ultima parte è priva delle opere di canalizzazione delle acque bianche e dell’impianto di pubblica illuminazione: di solito quest’ultimo viene realizzato con le economie provenienti dal ribasso di gara. In questo caso, purtroppo, pare che la fretta non sia stata d’aiuto. Per correttezza e onestà intellettuale – continua Gaetano Scollo – è giusto anche dire che i lavori sono stati realizzati con grande professionalità. Questa almeno è la nostra modesta impressione.
Per ultimo siamo molto perplessi in merito all’intitolazione della strada a Vito Ventura d’Intorella. Sicuramente – conclude Gaetano Scollo – sarà stata una personalità importante: nulla da togliere alla persona ovviamente, ma non la conosciamo e, a meno di non sbagliarci, non sembra avere alcun collegamento con la storia e la vita della comunità pedalinense. Ci chiediamo allora da dove sia giunto questo suggerimento: sarebbe bastato confrontarsi e scegliere insieme tra tante e numerose personalità illustri a cui i cittadini di Pedalino sicuramente sono legati; oppure molto più semplicemente sarebbe bastato lasciare l’intitolazione come nel tratto precedente e cioè via G. B. Odierna. Certo questo è un fatto di minore importanza, ma conferma ancora una volta il distacco di questi anni tra l’amministrazione Schembari e Pedalino. (notizia commerciale)