Nel tardo pomeriggio di ieri, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha visitato il Centro PET/CT – Ciclotrone e il Laboratorio di Radiofarmacia dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro afferenti all’unità operativa di Medicina Nucleare: una conoscenza che Schillaci, docente ordinario proprio di Medicina Nucleare, ha voluto approfondire su invito del collega, direttore della struttura complessa, dott. Massimo Ippolito, accompagnato dall’on. Gaetano Galvagno, presidente dell’ARS, dal dott. Salvatore Giuffrida, commissario straordinario, dalla dott.ssa Diana Cinà, direttore sanitario, del dott. Giuseppe Modica, direttore amministrativo, alla presenza di diversi primari e responsabili di struttura.
Il ministro, che è stato anche presidente della Associazione Italiana di Medicina Nucleare (AIMN), ha mostrato vivo interesse e compiacimento nell’evidenziare l’attività svolta dall’Unità Operativa diretta dal dott. Ippolito, attuale vicepresidente dell’AIMN. «Il Centro PET – Medicina Nucleare dell’Azienda Cannizzaro – ha spiegato il dott. Giuffrida – riveste un ruolo strategico in quanto è l’unico centro pubblico in Sicilia dotato di ciclotrone e annesso laboratorio di radiofarmacia e, in un’ottica di collaborazione e sviluppo tra enti del Servizio Sanitario, distribuisce il radiofarmaco FDG utile per il funzionamento delle PET/CT dislocate sul territorio regionale. Il Centro, con all’attivo oltre 7.000 prestazioni l’anno, sarà ulteriormente potenziato grazie ai fondi PNRR già attivati».
«È stato motivo di orgoglio potere mostrare al ministro le attività altamente specialistiche del nostro Centro – sottolinea il dott. Ippolito – che produce a uso clinico sei radiofarmaci diversi, quali FDG, Colina, specifica per il tumore della prostata, Metionina specifica per i tumori dell’encefalo, Dotatoc per i tumori neuroendocrini, gallio-PSMA e F-PSMA, ultimi in linea di arrivo, specifici per i tumori della prostata con bassi livelli di PSA. A questo si affianca il neonato laboratorio di ricerca destinato alla produzione di radiofarmaci di ricerca ad uso preclinico, tra i pochi presenti in Italia e unico nel Sud Italia, con il quale è stata costituita, insieme all’Università di Catania, ai Laboratori Nazionali del Sud e all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’unica filiera nazionale che va dalla preclinica alla clinica, con lo scopo di produrre nuovi radiofarmaci che, valutati in vivo, possano successivamente beneficiare della terapia adronica». Schillaci si è complimentato per le attività svolte dal Centro PET – Medicina Nucleare, augurando buon lavoro alla Direzione Strategica e al personale dell’Unità Operativa.